Con il tempo, in ragione di questa proprietà, ha trovato sempre più uso nei casi di cosiddetto «pre-diabete», mentre oggi si scopre che un suo impiego non risulterebbe rischioso nemmeno durante la gravidanza, per curare il diabete gestazionale .
Il suo profilo di sicurezza, in quest’ultimo caso, è stato rilevato relativamente al primo trimestre, senza che siano emerse particolari preoccupazioni in merito alla possibile comparsa di anomalie congenite.
Monitorate quasi due milioni di gravidanze
La risposta giunge da una ricerca pubblicata sul «British Medical Journal» e condotta da un gruppo di scienziati dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, in collaborazione con la Fondazione toscana Gabriele Monasterio. Lo studio ha fornito nuove prove sulla sicurezza legata all’uso della metformina nel diabete gestazionale durante il primo trimestre di gravidanza.
I ricercatori hanno analizzato un numero di donne in gravidanza esposte alla metformina cinque volte maggiore rispetto a quanto non fosse stato documentato prima in letteratura. Spiega Anna Pierini, ricercatrice del Cnr: «Sono state osservate quasi 1,9 milioni di nascite in Europa, fra il 2006 e il 2013, utilizzando i dati di undici registri di anomalie congenite di nove nazioni europee. Nello specifico, sono stati rilevati 50.167 bambini affetti da anomalie congenite tra nati vivi, morti fetali e interruzioni di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale di anomalie.
Non è emersa alcuna evidenza di aumento del rischio per tutte le anomalie congenite maggiori a seguito dell’assunzione di metformina nel primo trimestre di gravidanza, per diabete o altre indicazioni». L’unico eccesso evidenziato è quello relativo all’atresia della valvola polmonare, un difetto cardiaco registrato in tre casi esposti a metformina su 229 totali. «Nonostante la necessità di ulteriore sorveglianza per aumentare la dimensione del campione e per il follow-up del segnale cardiaco emerso dallo studio, questi risultati sono rassicuranti, considerando che l’uso di metformina in gravidanza risulta in aumento e che la presenza di diabete prima di una gravidanza raddoppia il rischio di anomalie congenite», chiosa la ricercatrice.
Come trattare il diabete gestazionale?
Il diabete gestazionale è un’intolleranza al glucosio legata alla gravidanza che generalmente regredisce dopo il parto. In Europa, compare nel 7-8 per cento delle donne in dolce attesa: un tasso in crescita, a causa dell’aumento dell’età della aspiranti mamme alla gravidanza e del peso che si registra prima dell’inizio della gestazione. Quanto al trattamento, la prima cura del diabete gestazionale rimane la dieta. Se questa non è sufficiente, bisogna far ricorso all’insulina.
Nessun altro farmaco, compresa la metformina, ha come indicazione terapeutica il diabete gestazionale. Tutti, compresa la metformina, attraversano infatti la placenta umana, esponendo il feto a concentrazioni prossime a quelle della circolazione materna. Ma siccome il farmaco viene prescritto anche nella sindrome dell’ovaio policistico, così come per la riduzione di peso nell’obesità non diabetica, per normalizzare il ciclo mestruale o per favorire il concepimento, l’obiettivo dello studio era quello di valutare se l’assunzione nel primo trimestre di gravidanza comportasse rischi di anomalie congenite.
In questo modo si è potuto dare una risposta a tutte quelle donne che assumono la metformina in età fertile e si interrogano sulle eventuali controindicazioni all’uso nelle prime settimane di gravidanza (in cui si può essere all’oscuro dell’attesa).
Fonte https://www.lastampa.it/2018/11/06/scienza/metformina-nessun-rischio-se-usata-per-diabete-gestazionale-nei-primi-tre-mesi-della-gravidanza-0eefCtEGRYir3f0nFhbzFP/pagina.html
Il suo profilo di sicurezza, in quest’ultimo caso, è stato rilevato relativamente al primo trimestre, senza che siano emerse particolari preoccupazioni in merito alla possibile comparsa di anomalie congenite.
Monitorate quasi due milioni di gravidanze
La risposta giunge da una ricerca pubblicata sul «British Medical Journal» e condotta da un gruppo di scienziati dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, in collaborazione con la Fondazione toscana Gabriele Monasterio. Lo studio ha fornito nuove prove sulla sicurezza legata all’uso della metformina nel diabete gestazionale durante il primo trimestre di gravidanza.
I ricercatori hanno analizzato un numero di donne in gravidanza esposte alla metformina cinque volte maggiore rispetto a quanto non fosse stato documentato prima in letteratura. Spiega Anna Pierini, ricercatrice del Cnr: «Sono state osservate quasi 1,9 milioni di nascite in Europa, fra il 2006 e il 2013, utilizzando i dati di undici registri di anomalie congenite di nove nazioni europee. Nello specifico, sono stati rilevati 50.167 bambini affetti da anomalie congenite tra nati vivi, morti fetali e interruzioni di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale di anomalie.
Non è emersa alcuna evidenza di aumento del rischio per tutte le anomalie congenite maggiori a seguito dell’assunzione di metformina nel primo trimestre di gravidanza, per diabete o altre indicazioni». L’unico eccesso evidenziato è quello relativo all’atresia della valvola polmonare, un difetto cardiaco registrato in tre casi esposti a metformina su 229 totali. «Nonostante la necessità di ulteriore sorveglianza per aumentare la dimensione del campione e per il follow-up del segnale cardiaco emerso dallo studio, questi risultati sono rassicuranti, considerando che l’uso di metformina in gravidanza risulta in aumento e che la presenza di diabete prima di una gravidanza raddoppia il rischio di anomalie congenite», chiosa la ricercatrice.
Come trattare il diabete gestazionale?
Il diabete gestazionale è un’intolleranza al glucosio legata alla gravidanza che generalmente regredisce dopo il parto. In Europa, compare nel 7-8 per cento delle donne in dolce attesa: un tasso in crescita, a causa dell’aumento dell’età della aspiranti mamme alla gravidanza e del peso che si registra prima dell’inizio della gestazione. Quanto al trattamento, la prima cura del diabete gestazionale rimane la dieta. Se questa non è sufficiente, bisogna far ricorso all’insulina.
Nessun altro farmaco, compresa la metformina, ha come indicazione terapeutica il diabete gestazionale. Tutti, compresa la metformina, attraversano infatti la placenta umana, esponendo il feto a concentrazioni prossime a quelle della circolazione materna. Ma siccome il farmaco viene prescritto anche nella sindrome dell’ovaio policistico, così come per la riduzione di peso nell’obesità non diabetica, per normalizzare il ciclo mestruale o per favorire il concepimento, l’obiettivo dello studio era quello di valutare se l’assunzione nel primo trimestre di gravidanza comportasse rischi di anomalie congenite.
In questo modo si è potuto dare una risposta a tutte quelle donne che assumono la metformina in età fertile e si interrogano sulle eventuali controindicazioni all’uso nelle prime settimane di gravidanza (in cui si può essere all’oscuro dell’attesa).
Fonte https://www.lastampa.it/2018/11/06/scienza/metformina-nessun-rischio-se-usata-per-diabete-gestazionale-nei-primi-tre-mesi-della-gravidanza-0eefCtEGRYir3f0nFhbzFP/pagina.html
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