Il consumo di alimenti surgelati in gravidanza è ammesso, come per ogni aspetto dell’alimentazione (intesa anche come possibile veicolo di infezioni), è sempre necessario adoperare le giuste accortezze. Ciò vale anche in relazione ai cibi congelati, soprattutto in gravidanza quando la salute del bebè dipende grandemente da quello che la mamma mangia.
Diciamo subito che il congelamento casalingo è diverso dalla pratica industriale:
nello specifico il surgelare è il procedimento industriale, il congelare quello casalingo e le differenze non sono secondarie.
LA DONNA GRAVIDA PUÒ CONSUMARE SENZA PREOCCUPAZIONI GLI ALIMENTI SURGELATI IN MODO INDUSTRIALE.
Laddove sia stato rispettato il protocollo di imballaggio, di abbattimento della temperatura, di stoccaggio e conservazione, tenendo conto anche della data di scadenza, non ci sono pericoli o rischi alimentari.
L’industria dei surgelati sfrutta macchinari capaci di portare rapidamente i prodotti a una temperatura di 80°C sotto lo zero. Nel congelamento casalingo il freezer raggiunge, invece, temperature che oscillano fra i -25 °C e i -18 °C. La differenza di abbattimento della temperatura influisce su due fattori chiave:
Diciamo subito che il congelamento casalingo è diverso dalla pratica industriale:
nello specifico il surgelare è il procedimento industriale, il congelare quello casalingo e le differenze non sono secondarie.
LA DONNA GRAVIDA PUÒ CONSUMARE SENZA PREOCCUPAZIONI GLI ALIMENTI SURGELATI IN MODO INDUSTRIALE.
Laddove sia stato rispettato il protocollo di imballaggio, di abbattimento della temperatura, di stoccaggio e conservazione, tenendo conto anche della data di scadenza, non ci sono pericoli o rischi alimentari.
L’industria dei surgelati sfrutta macchinari capaci di portare rapidamente i prodotti a una temperatura di 80°C sotto lo zero. Nel congelamento casalingo il freezer raggiunge, invece, temperature che oscillano fra i -25 °C e i -18 °C. La differenza di abbattimento della temperatura influisce su due fattori chiave:
- il mantenimento dei valori nutrizionali e delle caratteristiche organolettiche
- e “la data di scadenza” del prodotto alimentare congelato.
A livello industriale è garantita una eccellente stabilità organolettica e gli alimenti non vengono sviliti eccessivamente dal punto di vista nutrizionale. Inoltre la “data di scadenza” è più lunga.
Partiamo dal presupposto che tutti gli alimenti contengono acqua, l’acqua durante il congelamento come la surgelazione si ghiaccia formando dei cristalli. Più cristalli ci sono dentro l’alimento più questo si sciupa. E l‘effetto negativo della presenza dei cristalli si manifesta all’atto dello scongelamento:
più i cristalli erano grandi e diffusi più l’alimento decongelato e cotto subirà una rottura delle fibre e una alterazione dell’odore e del gusto.
Nella surgelazione industriale la stabilità alimentare dipende dal fatto che la fase di raffreddamento è veloce e capace di abbattere fortemente la temperatura. Pertanto all’interno del cibo si formano dei cristalli di ghiaccio di piccole dimensioni. Le ridotte dimensioni di detti cristalli permettono al prodotto di mantenere buone quantità organolettiche, elevati principi nutritivi e avere una lunga conservazione.
La congelazione casalinga, invece, è lenta e opera a temperature meno intense e penetranti. Pertanto nel freezer di casa si formano grandi e diffusi cristalli nei cibi congelati. Questo fa sì che gli alimenti congelati home made possano perdere un po’ di gusto e il loro odore intensamente buono. Tuttavia, nel rispetto di norme e accortezze igieniche, questi alimenti sono sicuri anche per le donne in dolce attesa.
CONSUMARE ALIMENTI SURGELATI IN GRAVIDANZA. RISPETTO ALLA CONGELAZIONE DOMESTICA, MASSIMA ATTENZIONE VA PRESTATA AI TEMPI DI PERMANENZA NEL FREEZER.
Quelle qui indicate sono norme cautelari valide per tutti, quindi non solo per la consumazione di alimenti congelati in gravidanza.
- La frutta congelata va consumata entro 12 mesi dal congelamento;
- i cibi cotti vanno consumati entro 3 mesi dal congelamento;
- la carne cruda resiste dai 2 ai 12 mesi nel congelatore, la tempistica varia a seconda del pezzo e del tipo di animale. Non superare i 60 giorni è la migliore accortezza valida per ogni carne.
NORME IGIENICHE DI CONGELAMENTO CASALINGO.
E’ buona norma congelare la carne subito dopo l’acquisto, mentre i cibi cotti andrebbero congelati appena raffreddati.
Nessun cibo decongelato va rimesso in freezer, questo vale anche per i congelati industriali la cui data di scadenza attiene alle confezioni conservate debitamente. Per una corretta conservazione, i surgelati industriali non dovrebbero mai superare i -18° C.
Durante la gravidanza la donna può essere più vulnerabile o, per meglio dire, l’esposizione a aggressioni batteriche può avere conseguenze più spiacevoli e gravose. Onde evitare problemi è bene mantenere il congelatore pulito e com’esso il frigo.
Sarebbe bene decongelare i cibi in frigo e non all’esterno, la temperatura del frigo garantisce un decongelamento più graduale e aiuta preservare gli alimenti dalle contaminazioni batteriche.
CONSUMARE ALIMENTI SURGELATI IN GRAVIDANZA NON PRESENTA RISCHI, MA QUALI CIBI NON SI DEVONO MAI CONGELARE?
E’ bene non congelare i formaggi molli perché nel congelamento la consistenza soffice si altera;
sempre per una ragione di consistenza, è sconsigliabile congelare le salse che perdono di omogeneità;
mentre le uova non vanno congelate col guscio perché potrebbero esplodere.
UN PARAGRAFO A PARTE MERITANO I CONTENITORI E GLI IMBALLAGGI: CONTENITORI, BUSTE E CARTE ALLUMINIO PER IL CONGELAMENTO.
Per un buon congelamento, in condizioni igieniche corrette, è bene scegliere contenitori di qualità, per appurarlo basta che la plastica riporti il marchio europeo “forchetta e coltello”. Questo disegnino apposto sui contenitori di plastica ne garantisce che il materiale possa entrare in contatto con gli alimenti senza rischi per la salute.
Con riguardo alle pellicole trasparenti o in alluminio va controllata con accuratezza l’etichetta, soprattutto quando detti materiali debbano entrare in contatto con oli e grassi. Le indicazioni riportate in etichetta vanno sempre rispettate.
ALIMENTI SURGELATI IN GRAVIDANZA E TOXOPLASMOSI.
Rispetto al consumo di cibi congelati in gravidanza, va detto che i medici confermano che il congelatore elimina il toxoplasma, ma la permanenza delle carni crude in freezer deve essere di almeno 3 giorni. Precauzionalmente è tuttavia sempre sconsigliato il consumo di carne al sangue dipendendo l’eliminazione del Toxolpasma dai fattori di abbattimento della temperatura non oggettivamente controllabili a livello domestico.
Fonte http://www.vitadamamma.com/178314/alimenti-surgelati-in-gravidanza-mangiare-cibi-congelati.html
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