venerdì 9 novembre 2018

Maschio, cura te stesso

        In Italia ci sono una decina di milioni di maschi che si portano la prostata ingrossata (3 milioni), un problema di disfunzione erettile (altri 3 milioni) o di eiaculazione precoce (4 milioni), calcolosi (2 milioni), tumori (1,2 milioni), malattie infettive e infiammatorie (1 milione, soprattutto in fase acuta). E qualcuno (basta fare la somma delle cifre tra parentesi) se ne porta più d'uno di questi problemi di salute.

        Numeri da record che martedì 13 marzo sono stati il sottofondo del convegno “Prevenzione Alpha”, che ha posto le basi della prima campagna nazionale per la salute maschile, promossa dalla Società italiana di urologia (Siu) in collaborazione e con il patrocinio del ministero della Salute.

        Il messaggio è chiaro: la prevenzione è fondamentale in tutte le fasi della vita dell’uomo. Ma il maschio italiano non è “culturalmente” portato a prestare la dovuta attenzione agli aspetti della salute che lo riguardano specificamente. Non è, insomma, come la donna che fin dalla prima mestruazione (e magari anche prima) è “abituata” a rivolgersi allo specialista della sua salute, al ginecologo. Il maschio no. E, una volta abolito il servizio di leva obbligatorio e la visita medica che lo precedeva, arriva troppo spesso in età avanzata dal “suo” specialista, l'urologo.

        Invece «la prima visita deve avvenire già in adolescenza» avverte Vincenzo Mirone, responsabile della comunicazione della Siu. «È un cambiamento di mentalità necessario. Le famiglie devono comprendere che ogni età ha le sue problematiche – prosegue lo specialista - e l’urologo è in grado di accompagnare il paziente nel percorso di cura adeguato, se necessario, o di tranquillizzarlo».

        L'obiettivo della Campagna “Prevenzione Alpha” è dunque di far conoscere a tutti l'importanza della prevenzione e quanto sia fondamentale abbattere i tabù che ancora aleggiano sulla salute sessuale del maschio. Le cifre «allarmanti» sul calo della fertilità e sul boom di disfunzioni erettili non devono semplicemente preoccupare, «ma portare le persone all’abitudine a controllarsi, come già fanno le donne con la visita ginecologica e dunque su questo possono solo insegnarci».

        La campagna, come spiega ancora Mirone, non si limiterà a dare indicazioni generiche sulla salute, ma entrerà nel merito della corretta alimentazione, dei comportamenti sbagliati da evitare, delle misure e dei rimedi per vivere meglio. «Vogliamo promuovere un cambio di rotta. La salute sessuale e riproduttiva maschile è sempre più a rischio – sottolinea – e come urologi dobbiamo andare oltre gli allarmismi e guidare la popolazione verso il cambiamento attivo. È inutile dire che un uomo su tre è a rischio infertilità se poi non spieghiamo come fare per migliorare la situazione, conoscere è il primo passo per stare meglio».

        L’obiettivo è far arrivare il messaggio alle tre principali fasce d’età di popolazione: 16-25 anni, 25-45 anni e over45.

IL DECALOGO DELLA PREVENZIONE
1. Evita di fumare; se fumi, smetti di fumare: oltre al tumore del polmone ed a quello delle vie respiratorie, il fumo è strettamente correlato al tumore della vescica che è il terzo tumore per frequenza nel maschio.

2. Se vedi sangue nelle urine rivolgiti a uno specialista: la presenza di sangue nelle urine (ematuria) viene spesso sottovalutata dal paziente o scambiata per un’infezione delle vie urinarie. Le cause di ematuria vanno sempre indagate.

Картинки по запросу IL DECALOGO DELLA PREVENZIONE3. Controllati palpandoli i testicoli: il tumore del testicolo ha un’incidenza molto elevata tra i 15 ed i 35 anni.

4. Vaccinati e fai vaccinare per il Papilloma virus: Il 50-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita con un virus HPV e fino al 50% si infetta con un tipo oncogeno.

5. Usa il preservativo: le malattie sessualmente trasmesse sono ad oggi un grosso problema che riguarda soprattutto soggetti giovani.

6. Bevi adeguatamente, circa 1,5/2 litri d’acqua al giorno: in questa maniera l’organismo è in grado di gestire i bilanci tra liquidi in ingresso e in uscita senza concentrare troppo le urine, riducendo il rischio della formazione di calcoli urinari.

7. Mangia sano: una corretta dieta riduce il rischio di calcoli delle vie urinarie, prostatiti e sintomi del basso tratto urinario, deficit erettile.

8. Fai attività fisica: alcuni studi hanno dimostrato che persone obese hanno maggior rischio di formare calcoli renali, oltre a forme più aggressive di tumore prostatico.

9. Controlla pressione e glicemia: diabete e ipertensione sono fra le maggiori cause di insufficienza renale.

10. Ricorda che il deficit erettile non è una patologia, ma quasi sempre un campanello di allarme di altre patologie, più spesso cardiovascolari.

Fonte http://www.healthdesk.it/prevenzione/maschio-cura-te-stesso

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