Come funziona l’inseminazione intrauterina
L’inseminazione intrauterina viene praticata inserendo gli spermatozoi direttamente all’interno dell’utero quando avviene l’ovulazione. Dopo aver prelevato il liquido seminale questo viene trattato in laboratorio attraverso la capacitazione, un procedimento che consente di selezionare gli spermatozoi più resistenti e mobili da inserire nella cavità uterina. Questa procedura aiuta a superare la barriera del muco cervicale che ostacola il passaggio degli spermatozoi.
L’inseminazione intrauterina si può eseguire sia su ciclo naturale che medicato. Il ciclo medicato consente di identificare il momento migliore per eseguire l’inseminazione e di aumentare le percentuali di riuscita. In entrambi i casi comunque sia il ciclo deve essere monitorato con ecografie, mentre l’ovulazione viene indotta con i farmaci.
Se il tentativo fallisce dopo un periodo di intervallo la donna potrà tentare di nuovo l’inseminazione intrauterina. Solitamente vengono consigliati 3 tentativi, ma a volte si può arrivare anche sino a 6. Le IUI prevedono delle leggerissime stimolazioni ormonali (o nulle), per questo possono essere fatte in modo consecutivo oppure con un intervallo di un mese fra i vari cicli. Molto spesso i medici, se il tentativo non va a buon fine, consigliano di scegliere tecniche di II o III livello per poter aumentare le percentuali di successo.
Fonte https://dilei.it/mamma/gravidanza-inseminazione-intrauterina-come-funziona/476454/
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