PESA (Aspirazione percutanea degli spermatozoi dall’epididimo) e MESA (Aspirazione microchirurgica degli spermatozoi dall’epididimo) sono tecniche che prevedono il prelievo degli spermatozoi direttamente attraverso aspirazione con micropipetta dai tubuli epididimali (che trasportano gli spermatozoi dal testicolo alle vie seminali) o con microchirurgia dal tessuto epididimale. In relazione al risultato dell’intervento, qualità e quantità dello sperma raccolto, il prelievo sarà effettuato unilateralmente o bilateralmente.
Non vi è alcuna complicanza di rilievo, se la tecnica è eseguita in maniera corretta. Un dolore di entità moderata può protrarsi fino a 12 ore dopo la procedura. Eventuali ematomi dello scroto tendono a scomparire entro 48 ore.
Il tasso di fallimento della PESA è del 20% circa; in questi casi si può ricorrere a metodiche di prelievo alternativo. Questa tecnica offre il vantaggio di non necessitare di anestesia, se non di una piccola infiltrazione locale, ma allo stesso tempo ha il limite nella difficoltà di identificare le aree per l’aspirazione.
La principale indicazione è rappresentata dall’azoospermia (assenza degli spermatozoi nel liquido seminale) causata da ostruzione delle vie seminali o da assenza congenita (agenesia dei deferenti) secondaria a malattie genetiche come la fibrosi cistica.
TESA (Aspirazione degli spermatozoi dal testicolo) e TESE (Prelievo bioptico testicolare) sono tecniche equivalenti alle precedenti, rispetto alle quali di differenziano dalla sede del prelievo che è testicolare e non epididimale.
L’agobiopsia mediante TESA, pur presentando una minore invasività rispetto alla metodica a cielo aperto, ha il limite maggiore di fornire un piccolo volume di campione, spesso insufficiente per un accurato esame istologico.
Il prelievo chirurgico di tessuto testicolare mediante TESE, finalizzato allo studio dell’istologia dei tubuli seminiferi e della spermatogenesi e al recupero, laddove presenti, di spermatozoi utilizzabili per tecniche di fecondazione assistita è attualmente la metodica più utilizzata. Può essere eseguita in regime di day surgery in anestesia locale, con o senza sedazione. La TESE viene preferita alla MESA quando l’assenza di spermatozoi nel liquido seminale è causata da una loro ridotta produzione da parte del testicolo.
Ognuna di queste tecniche può essere eseguita contestualmente al prelievo degli ovociti della partner o, qualora vi sia la possibilità concreta di un insufficiente o nullo recupero di spermatozoi, prima di procedere alla stimolazione dell’attività ovarica della partner.
Come si osserva dai dati presenti in letteratura, i risultati ottenuti da ICSI con impiego di spermatozoi epididimari e testicolari sono sovrapponibili a quelli ottenuti con spermatozoi eiaculati.
I rischi relativi alla progenie sono anch’essi analoghi a quelli riferiti per la ICSI con spermatozoi eiaculati.
In conclusione le tecniche microchirurgiche impiegate per il recupero degli spermatozoi offrono una possibilità a quelle coppie che altrimenti dovrebbero ricorrere all’impiego di seme proveniente da donatore
Non vi è alcuna complicanza di rilievo, se la tecnica è eseguita in maniera corretta. Un dolore di entità moderata può protrarsi fino a 12 ore dopo la procedura. Eventuali ematomi dello scroto tendono a scomparire entro 48 ore.
Il tasso di fallimento della PESA è del 20% circa; in questi casi si può ricorrere a metodiche di prelievo alternativo. Questa tecnica offre il vantaggio di non necessitare di anestesia, se non di una piccola infiltrazione locale, ma allo stesso tempo ha il limite nella difficoltà di identificare le aree per l’aspirazione.
La principale indicazione è rappresentata dall’azoospermia (assenza degli spermatozoi nel liquido seminale) causata da ostruzione delle vie seminali o da assenza congenita (agenesia dei deferenti) secondaria a malattie genetiche come la fibrosi cistica.
TESA (Aspirazione degli spermatozoi dal testicolo) e TESE (Prelievo bioptico testicolare) sono tecniche equivalenti alle precedenti, rispetto alle quali di differenziano dalla sede del prelievo che è testicolare e non epididimale.
L’agobiopsia mediante TESA, pur presentando una minore invasività rispetto alla metodica a cielo aperto, ha il limite maggiore di fornire un piccolo volume di campione, spesso insufficiente per un accurato esame istologico.
Il prelievo chirurgico di tessuto testicolare mediante TESE, finalizzato allo studio dell’istologia dei tubuli seminiferi e della spermatogenesi e al recupero, laddove presenti, di spermatozoi utilizzabili per tecniche di fecondazione assistita è attualmente la metodica più utilizzata. Può essere eseguita in regime di day surgery in anestesia locale, con o senza sedazione. La TESE viene preferita alla MESA quando l’assenza di spermatozoi nel liquido seminale è causata da una loro ridotta produzione da parte del testicolo.
Ognuna di queste tecniche può essere eseguita contestualmente al prelievo degli ovociti della partner o, qualora vi sia la possibilità concreta di un insufficiente o nullo recupero di spermatozoi, prima di procedere alla stimolazione dell’attività ovarica della partner.
Come si osserva dai dati presenti in letteratura, i risultati ottenuti da ICSI con impiego di spermatozoi epididimari e testicolari sono sovrapponibili a quelli ottenuti con spermatozoi eiaculati.
I rischi relativi alla progenie sono anch’essi analoghi a quelli riferiti per la ICSI con spermatozoi eiaculati.
In conclusione le tecniche microchirurgiche impiegate per il recupero degli spermatozoi offrono una possibilità a quelle coppie che altrimenti dovrebbero ricorrere all’impiego di seme proveniente da donatore
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