Per le loro caratteristiche volatili e per la loro capacità di essere assorbiti dalla pelle e per inalazione ed entrare in circolo nel nostro sangue, gli oli essenziali possono influenzare i nostri ormoni, i batteri presenti nel nostro intestino e altri meccanismi che regolano il nostro corpo ancora sconosciuti.
Per questo, e tenendo conto del fatto che le reazioni all’esposizione di qualunque preparato vegetale sono soggettive, l'assunzione di questi composti durante la gravidanza o in allattamento deve essere estremamente prudente ed evitata se non è necessario. Come se fossero medicinali.
In gravidanza ed in allattamento, a causa dei cambiamenti ormonali, sostanze che si utilizzavano abitualmente prima, possono dare reazioni allergiche anche forti, quindi ogni olio essenziale andrebbe ritestato se volete continuare ad utilizzarlo e possibilmente in diluizioni molto lievi.
Ci sono prove che gli oli essenziali, tramite il flusso sanguigno, possano attraversare la placenta e raggiungere il bambino e che in allattamento possano passare nel latte. L’olio essenziale di menta piperita, ad esempio, può diminuire la produzione di latte e come tale, va evitato totalmente.
Molti oli sono considerati sicuri durante la gravidanza, soprattutto dopo il primo trimestre, ma ricordate che ogni volta che li utilizzate, sperimentate su voi stesse i loro potenziali effetti collaterali, oltre che a quelli benefici. Questo vale anche per i profumi naturali a base di oli essenziali.
Qui trovate l’elenco degli oli essenziali da evitare assolutamente in gravidanza, oltre ad un focus sugli oli mentolati e sui loro possibili effetti anche gravi sulla salute dei bambini: menta ed eucalipto, ad esempio, non andrebbero utilizzati prima dei sei anni: possono rallentare la respirazione (o addirittura fermare completamente) in bambini molto piccoli o quelli con problemi respiratori.
L’uso interno degli oli essenziali è da evitare sempre.
L'applicazione non diluita oli essenziali sula pelle può causare una varietà di reazioni avverse, tra cui arrossamenti e irritazioni. Quando parliamo di neonati e bambini piccoli è ancora più importante: non solo hanno la pelle più sottile e più sensibile, ma il sistema immunitario immaturo di un bambino non è ancora in grado di affrontare prodotti così concentrati, e questo vale anche per l’inalazione. La maggior parte dei aromaterapeuti non raccomandano alcun uso topico di oli essenziali per i bambini di età inferiore ai due anni.
Diluire un olio essenziale prima di applicarlo sulla pelle fornisce una misura di protezione contro reazioni avverse, così come aumenta l'assorbimento e l'efficacia dell'olio essenziale una volta applicato sulla pelle.
La quantità da diluire dipende da una serie di fattori, che includono l'età del bambino, il tipo dil'olio essenziale e il motivo dell’applicazione sulla pelle.
Di solito si aggiungono poche gocce in cucchiai di olio vettore.
In generale, gli oli essenziali come, lavanda, camomilla, arancia, limone e incenso sono considerati sicuri per l'uso diluito sui bambini, ma è sempre bene fare un test cutaneo e controllare eventuali reazioni avverse: applicando il prodotto diluito su una piccola area, come l’interno del polso, si potrebbero notare alcuni cambiamenti nella pelle. Alcuni di questi cambiamenti potrebbero essere arrossamento, irritazione, prurito, che nel caso di alcuni oli essenziali come quelli di agrumi, possono svilupparsi con l’esposizione alla luce solare.
Una reazione forte all’applicazione coinvolge il sistema immunitario e può causare una sensibilizzazione irreversibile, ovvero che porterà il bambino ad essere allergico a quell’olio per tutta la vita. Sempre più persone stanno sviluppando la sensibilizzazione a causa dell'uso non diluito di oli essenziali. Bambini ed anziani e chi ha problemi di pelle come dermatite ed eczema sono più inclini alla sensibilizzazione.
Questo articolo non intende spaventare, ma informare: ci sono un sacco di avvertenze da seguire circa l'uso sicuro di oli essenziali, che sono meravigliosi rimedi naturali se usati correttamente.
Fonte https://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/22482-oli-essenziali-gravidanza
Per questo, e tenendo conto del fatto che le reazioni all’esposizione di qualunque preparato vegetale sono soggettive, l'assunzione di questi composti durante la gravidanza o in allattamento deve essere estremamente prudente ed evitata se non è necessario. Come se fossero medicinali.
In gravidanza ed in allattamento, a causa dei cambiamenti ormonali, sostanze che si utilizzavano abitualmente prima, possono dare reazioni allergiche anche forti, quindi ogni olio essenziale andrebbe ritestato se volete continuare ad utilizzarlo e possibilmente in diluizioni molto lievi.
Ci sono prove che gli oli essenziali, tramite il flusso sanguigno, possano attraversare la placenta e raggiungere il bambino e che in allattamento possano passare nel latte. L’olio essenziale di menta piperita, ad esempio, può diminuire la produzione di latte e come tale, va evitato totalmente.
Molti oli sono considerati sicuri durante la gravidanza, soprattutto dopo il primo trimestre, ma ricordate che ogni volta che li utilizzate, sperimentate su voi stesse i loro potenziali effetti collaterali, oltre che a quelli benefici. Questo vale anche per i profumi naturali a base di oli essenziali.
Qui trovate l’elenco degli oli essenziali da evitare assolutamente in gravidanza, oltre ad un focus sugli oli mentolati e sui loro possibili effetti anche gravi sulla salute dei bambini: menta ed eucalipto, ad esempio, non andrebbero utilizzati prima dei sei anni: possono rallentare la respirazione (o addirittura fermare completamente) in bambini molto piccoli o quelli con problemi respiratori.
L’uso interno degli oli essenziali è da evitare sempre.
L'applicazione non diluita oli essenziali sula pelle può causare una varietà di reazioni avverse, tra cui arrossamenti e irritazioni. Quando parliamo di neonati e bambini piccoli è ancora più importante: non solo hanno la pelle più sottile e più sensibile, ma il sistema immunitario immaturo di un bambino non è ancora in grado di affrontare prodotti così concentrati, e questo vale anche per l’inalazione. La maggior parte dei aromaterapeuti non raccomandano alcun uso topico di oli essenziali per i bambini di età inferiore ai due anni.
Diluire un olio essenziale prima di applicarlo sulla pelle fornisce una misura di protezione contro reazioni avverse, così come aumenta l'assorbimento e l'efficacia dell'olio essenziale una volta applicato sulla pelle.
La quantità da diluire dipende da una serie di fattori, che includono l'età del bambino, il tipo dil'olio essenziale e il motivo dell’applicazione sulla pelle.
Di solito si aggiungono poche gocce in cucchiai di olio vettore.
In generale, gli oli essenziali come, lavanda, camomilla, arancia, limone e incenso sono considerati sicuri per l'uso diluito sui bambini, ma è sempre bene fare un test cutaneo e controllare eventuali reazioni avverse: applicando il prodotto diluito su una piccola area, come l’interno del polso, si potrebbero notare alcuni cambiamenti nella pelle. Alcuni di questi cambiamenti potrebbero essere arrossamento, irritazione, prurito, che nel caso di alcuni oli essenziali come quelli di agrumi, possono svilupparsi con l’esposizione alla luce solare.
Una reazione forte all’applicazione coinvolge il sistema immunitario e può causare una sensibilizzazione irreversibile, ovvero che porterà il bambino ad essere allergico a quell’olio per tutta la vita. Sempre più persone stanno sviluppando la sensibilizzazione a causa dell'uso non diluito di oli essenziali. Bambini ed anziani e chi ha problemi di pelle come dermatite ed eczema sono più inclini alla sensibilizzazione.
Questo articolo non intende spaventare, ma informare: ci sono un sacco di avvertenze da seguire circa l'uso sicuro di oli essenziali, che sono meravigliosi rimedi naturali se usati correttamente.
Fonte https://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/22482-oli-essenziali-gravidanza
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