Che cosa prova il feto nel pancione? Il feto ti sente e sente il mondo nel quale nascerà
In Cina l’età si calcola in modo diverso da come si fa nel mondo occidentale: al primo compleanno il bambino non ha 12 mesi, ma 21 perché si contano anche i nove mesi trascorsi nel pancione.
"L’utero è un ambiente protetto, ma il feto non si sente per niente fuori dal mondo", sostiene Ludwig Janus, psicoterapeuta e direttore della Internationale Studiengemeinschaft für pränatale und perinatale Medizin und Psychologie di Heidelberg, in Germania, un istituto specializzato nella medicina e psicologia prenatale. "Ciò significa che il bimbo nel pancione partecipa alla vita della mamma, sente l'ambiente nel quale nascerà".
Questa consapevolezza è affascinante, ma può diventare anche fonte di stress. Molte donne incinte si chiedono: il feto sente davvero proprio tutto quello che provo? E sentirà i miei dubbi, le mie preoccupazioni e le mie necessità, la mia frenesia? Che cosa devo fare perché stia bene?
La scienza ha cercato di dare delle risposte, ecco quali sono le scoperte più importanti.
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La mamma passa cibo e sensazioni. Il nascituro non viene solo nutrito, l’organismo materno gli passa anche un sacco di informazioni: la placenta trasmette al bimbo i messaggeri delle sensazioni, gli ormoni. Se, per esempio, la futura mamma è stressata, il livello di cortisolo aumenta. Gli scienziati lo hanno potuto rilevare da misurazioni del sangue del cordone ombelicale: con un ritardo di poche pulsazioni il livello di stress elevato raggiunge anche il feto.
Allo stress i bambini nel pancione reagiscono in modo diverso: alcuni si agitano, i movimenti sono nervosi, altri si fanno piccoli piccoli, portano gambe e braccia vicinissime al corpo. Ma il bimbo partecipa anche alle sensazioni positive della mamma: le endorfine e gli altri ormoni della felicità arrivano al piccolo non appena la mamma si rilassa, è contenta e felice.
Ricercatori hanno misurato i flussi cerebrali dei nascituri (alla ventesima settimana) quando la mamma immaginava una situazione particolarmente piacevole: ebbene, è risultato che le oscillazioni delle curve si facevano sempre più piccole e che quindi il bimbo era in grado di godere dei pensieri positivi della mamma.
Fonte https://www.nostrofiglio.it/gravidanza/feto/legame-prenatale?fbclid=IwAR0IrbB1LaZQABJQIY9ZcNdaiFmuQp1WRNJcGIGrGWkmFcd0VIXJ1OMkCHU
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"L’utero è un ambiente protetto, ma il feto non si sente per niente fuori dal mondo", sostiene Ludwig Janus, psicoterapeuta e direttore della Internationale Studiengemeinschaft für pränatale und perinatale Medizin und Psychologie di Heidelberg, in Germania, un istituto specializzato nella medicina e psicologia prenatale. "Ciò significa che il bimbo nel pancione partecipa alla vita della mamma, sente l'ambiente nel quale nascerà".
Questa consapevolezza è affascinante, ma può diventare anche fonte di stress. Molte donne incinte si chiedono: il feto sente davvero proprio tutto quello che provo? E sentirà i miei dubbi, le mie preoccupazioni e le mie necessità, la mia frenesia? Che cosa devo fare perché stia bene?
La scienza ha cercato di dare delle risposte, ecco quali sono le scoperte più importanti.
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La mamma passa cibo e sensazioni. Il nascituro non viene solo nutrito, l’organismo materno gli passa anche un sacco di informazioni: la placenta trasmette al bimbo i messaggeri delle sensazioni, gli ormoni. Se, per esempio, la futura mamma è stressata, il livello di cortisolo aumenta. Gli scienziati lo hanno potuto rilevare da misurazioni del sangue del cordone ombelicale: con un ritardo di poche pulsazioni il livello di stress elevato raggiunge anche il feto.
Allo stress i bambini nel pancione reagiscono in modo diverso: alcuni si agitano, i movimenti sono nervosi, altri si fanno piccoli piccoli, portano gambe e braccia vicinissime al corpo. Ma il bimbo partecipa anche alle sensazioni positive della mamma: le endorfine e gli altri ormoni della felicità arrivano al piccolo non appena la mamma si rilassa, è contenta e felice.
Ricercatori hanno misurato i flussi cerebrali dei nascituri (alla ventesima settimana) quando la mamma immaginava una situazione particolarmente piacevole: ebbene, è risultato che le oscillazioni delle curve si facevano sempre più piccole e che quindi il bimbo era in grado di godere dei pensieri positivi della mamma.
Fonte https://www.nostrofiglio.it/gravidanza/feto/legame-prenatale?fbclid=IwAR0IrbB1LaZQABJQIY9ZcNdaiFmuQp1WRNJcGIGrGWkmFcd0VIXJ1OMkCHU
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