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• CANCRO E GRAVIDANZA: IL TEMPO “GIUSTO”
Una delle principali paure delle pazienti riguarda, ad esempio, l'effetto "ritardato" dei farmaci sul futuro bambino. “È stato appena pubblicato un lavoro che fa vedere come nelle donne che hanno avuto una pregressa neoplasia, la gravidanza successiva non è associata a un aumento del tasso di malformazione del feto", spiega Fedro Alessandro Peccatori, Direttore dell’Unità di Fertilità e Procreazione in oncologia all’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, tra il relatori della sessione: "Però se la gravidanza si verifica in un tempo inferiore a un anno dalla fine dei trattamenti, c’è un rischio maggiore di avere neonati più piccoli per l’età gestazionale (Sga), e un’incidenza più alta di parti prematuri. Si tratta di due complicanze della gravidanza non gravi, ma che necessitano di un controllo più attento”. Le possibili spiegazioni di questo dato sono legate all’effetto che un tumore o un trattamento precoce può avere sulla gestazione, sia dal punto di vista immunologico sia dal punto di vista della qualità degli ovociti o dell’annidamento dell’embrione.
• I TUMORI PIÙ DIFFICILI PER UNA GRAVIDANZA
La possibilità di diventare o meno mamme dipende anche dal tipo di neoplasia che viene diagnosticato: “Tra i tumori che ostacolano di più la gravidanza quelli del collo dell’utero – in particolare un intervento conservativo sul collo dell’utero o un trattamento di radio-chemioterapia – e il tumore della mammella", continua Peccatori: "È molto importante che i servizi di oncofertilità lavorino con gli oncologi già da subito dopo la diagnosi, preservando la fertilità, ad esempio attraverso il congelamento degli ovociti, preservando la funzione ovarica attraverso la somministrazione di farmaci GnRha nel corso della chemioterapia stessa, una tecnica oramai consolidata. Oppure preservando il tessuto ovarico in tutte le pazienti interessate, cosa che per ora non succede – fa notare il medico: il numero delle pazienti che accede ai servizi di preservazione della fertilità è ancora molto basso, tra il 10 e il 20%”. Tra i tumori meno problematici per la gravidanza, invece, quelli che non richiedono una chemioterapia o una terapia sistemica, quindi i tumori della tiroide, oppure i melanomi localizzati, che sono abbastanza frequenti nelle donne fertili.
• LA GRAVIDANZA DOPO UN TUMORE

Fonte https://www.repubblica.it/oncologia/qualita-di-vita/2018/11/29/news/cacnro_e_gravidanza_tutto_quello_che_c_e_da_sapere-212970651/
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