I 40 giorni (o sei settimane) dopo il parto sono un periodo di ‘assestamento’ fisiologico, di cui il corpo – e la mente – hanno bisogno per rimettersi in sesto dopo i nove mesi di gravidanza e il parto; una fase in cui regrediscono tutte le modificazioni che hanno caratterizzato la gravidanza. E’ una fase molto delicato, in cui è facile sentirsi ‘diverse’, scombussolate, tanto che la domanda che ci si pone più spesso è: tornerò come prima?
Ecco tutto quel che succede nel post parto, le eventuali precauzioni e quel che si può e non si può fare, in attesa che tutto torni – e tornerà sicuramente! – come prima.
Che cosa succede all’utero e al perineo dopo il parto?
“Se nelle ultime settimane di gravidanza pesava quasi un chilo, già dopo sette giorni dal parto il tessuto uterino si riduce del 50%, per poi tornare in sei settimane alle stesse dimensioni del periodo precedente la gravidanza e a un peso di circa 100 grammi” spiega Rossana Sarli, ginecologa dell’Università di Genova.
“A dare un ‘aiutino’, soprattutto dopo il secondo parto, intervengono i cosiddetti morsi uterini, che sono contrazioni dell’utero che si verificano nei primissimi giorni e servono proprio a riportare l’utero alle sue originarie dimensioni.
Al tempo stesso l’endometrio, ossia la mucosa interna all’utero, a poco a poco si riforma e in sei settimane torna a rivestire la cavità uterina nella zona dove era impiantata la placenta”.
All’esterno, invece, cosa succede? Il piano perineale, ossia la zona compresa tra ano e vagina, dopo essersi dilatato per consentire il passaggio del bebè, nei giorni successivi appare traumatizzato (la sensazione tipica è quella di ‘aver ricevuto un calcio’!), bombato e con i tessuti talmente gonfi da temere di toccarli: anche se non è una bella sensazione, stai tranquilla: un po’ per volta passerà!
Perché queste perdite di sangue (lochiazioni) e quanto durano?
Le perdite ematiche che si verificano nel post parto si chiamano lochiazioni. Sono dovute a frammenti di decidua (la mucosa endometriale trasformata per la gravidanza allo scopo di nutrire il feto ) e si presentano nei primi giorni come perdite di sangue rosso vivo abbondanti, che gradualmente diminuiscono e danno perdite simili ad una normale mestruazione; col trascorrere dei giorni diventano rosee e sierose fino a trasformarsi in gialle e biancastre ed esaurirsi di solito in tre-sei settimane.
Quando tornano le mestruazioni (capoparto)?
“Il capoparto (così si chiama in termini tecnici il ritorno del ciclo dopo il parto) si ha in maniera variabile dopo due-tre mesi se la neomamma non allatta” risponde la Sarli; “se invece allatta al seno, si verifica nel giro di quattro-otto mesi: anche con la ripresa del ciclo, però, l’allattamento può continuare senza problemi”.
Perché la pancia sembra quasi estranea al corpo?
Toccare la pancia dopo il parto fa uno strano effetto: la senti molle, flaccida, intorpidita, quasi ‘estranea’ al resto del corpo. “E’ tutto normale: dopo essere stata stirata al massimo, la pancia si svuota improvvisamente e i tessuti devono rimettersi a posto, così come la struttura muscolare che la sosteneva” commenta la ginecologa.
“Per aiutarla a tornare più in fretta alle sue condizioni originarie, ok a un po’ di ginnastica ad hoc (dopo almeno due settimane dal parto), all’uso della pancera e a cosmetici idratanti-elasticizzanti”.
Quando andrà via la linea scura sulla pancia?
Dopo essersi scurita durante l’attesa, quella linea (detta alba o nigra) tornerà a schiarirsi fino a sparire entro qualche mese, così come si attenuerà la pigmentazione delle areole.
Quando tornerò al mio peso forma?
Tra il peso del bebè, della placenta e del liquido amniotico, già subito dopo il parto si perdono circa 6 Kg.
La perdita di peso continua poi lentamente e tende a stabilizzarsi in 10 settimane: un po’ per volta viene eliminata tutta l’acqua ritenuta durante la gravidanza (infatti noterai un bisogno di urinare più spesso!) e così, se i chili presi nei nove mesi sono stati quelli giusti e anche dopo il parto ci si alimenta in modo corretto senza strafare, al termine del puerperio il peso tornerà ad essere quello di sempre.
Quando ricominciare a fare sesso dopo il parto?
La ripresa dell’attività sessuale dopo il parto non è sempre facile: aspetti fisici e psicologici si intrecciano fra loro e mettono a tacere la libido.
In ogni caso è bene lasciar passare il periodo del puerperio ed effettuare dopo circa sei settimane una visita di controllo dal ginecologo, che, dopo aver accertato che l’utero è ritornato alle sue dimensioni originarie e non ci sono impedimenti di tipo fisico all’attività sessuale, consiglierà, se necessario, un gel vaginale per favorire il normale trofismo delle mucose e facilitare la ripresa dei rapporti.
“Se però la neomamma non se la sente ancora di avere rapporti completi, meglio non darsi fretta, lasciare spazio ad altre forme di effusioni affettive e tranquillizzare il partner di essere sempre il centro del nostro mondo, anche se abbiamo bisogno di un po’ di comprensione in più” consiglia la ginecologa.
Si può fare la doccia nei 40 giorni dopo il parto?
“La doccia si può fare tranquillamente al ritorno a casa, anche se si è fatto il cesareo, adoperando un sapone disinfettante diluito in una bottiglietta d’acqua per rendere la detersione più delicata ed avendo cura di asciugare bene la ferita, magari con il phon,” suggerisce Sarli.
Quando si può tornare a fare il bagno, nella vasca ma anche in piscina o al mare?
Qualunque sia stato il tipo di parto, per il bagno, in casa, in piscina o in mare, meglio aspettare circa un mese.
Come ci si regola con la tintarella dopo il parto?
Qualunque sia stato il tipo di parto, come sopra, meglio aspettare circa un mese. Avendo in ogni caso l’accortezza di non esporre direttamente ai raggi UV la cicatrice del cesareo perché potrebbe pigmentarsi o ispessirsi.
Quando si può riprendere a fare sport dopo il parto?
Dopo poco più di un mese – e dopo l’ok del ginecologo - si può riprendere un’attività fisica moderata, anche se si è fatto il taglio cesareo, ma appena la neomamma ne ha voglia, via libera a qualche bella passeggiata, con o senza carrozzina.
Sono necessarie ulteriori precauzioni in caso di cesareo?
“Il decorso del taglio cesareo è senza dubbio più doloroso e meno agevole, soprattutto nei primi due giorni” risponde Sarli, “ma verso il terzo giorno i dolori diminuiscono decisamente e la mamma può riprendere le sue normali attività al pari delle donne che hanno partorito naturalmente; se le dà sollievo, sin dal primo giorno può indossare una mutandina più sostenuta o una pancerina”.
Quali precauzioni adottare in caso di episiotomia?
Per quanto riguarda l’episiotomia, si ripara in circa una settimana (quando i punti di sutura cadono spontaneamente), durante la quale è consigliabile fare lavaggi con saponi diluiti ed asciugarsi bene, cambiare spesso l’assorbente, al fine di mantenere la ferita asciutta, ed evitare di stare a lungo in piedi o sedute; per alleviare il fastidio, nei primi giorni si può allattare sdraiate e mettere sulla sedia un cuscino morbido o ancor meglio la classica ‘ciambella’.
Come recuperare il benessere psicofisico dopo il parto?
“Il periodo del puerperio può essere vissuto in modo estremamente vario” risponde Rossana Sarli. “A condizionare il benessere psicofisico c’è innanzitutto il decorso della gravidanza e l’esperienza parto, e poi influiscono il peso accumulato, la cura che abbiamo rivolto a noi stesse, il riposo che riusciamo a concederci. La depressione post parto sicuramente ha genesi nelle variazioni ormonali, ma dipende anche dal nostro atteggiamento solito nei confronti delle difficoltà della vita, dalla stanchezza e dalla forma fisica. quel che è certo è che il neonato assorbe tanto dal benessere della madre: per esperienza, mamme felici e tranquille - anche se stanche - hanno bimbi tranquilli che mangiano e dormono solitamente senza grossi problemi.
Per questo alle neomamme consiglio una settimana a casa per organizzarsi e ritrovare le forze, magari aiutate da nonne e marito, ma dopo suggerisco loro di tornare al più presto alle normali relazioni sociali – estetista e parrucchiere inclusi! - lasciando il pupo a casa a chi si offre, senza sensi di colpa, perché la donna ha bisogno di riprendersi dal parto, anche psicologicamente.
Sicuramente chi ha già avuto un bimbo recupera più velocemente il proprio benessere soprattutto perché si fa molti meno problemi. Se però si tratta del primo figlio, cerchiamo tra le nostre conoscenze chi ha passato recentemente questa esperienza, ascoltiamola e poi prendiamo qualche spunto che ci fa stare bene. E infine ricordiamo che genitori si diventa un po’ per volta, che non esistono genitori perfetti e che sbagliare qualcosa ci rende sicuramente più… simpatici!”
Fonte https://www.nostrofiglio.it/neonato/post-parto/115345-i-40-giorni-dopo-il-parto-come-affrontarli
Ecco tutto quel che succede nel post parto, le eventuali precauzioni e quel che si può e non si può fare, in attesa che tutto torni – e tornerà sicuramente! – come prima.
Che cosa succede all’utero e al perineo dopo il parto?
“Se nelle ultime settimane di gravidanza pesava quasi un chilo, già dopo sette giorni dal parto il tessuto uterino si riduce del 50%, per poi tornare in sei settimane alle stesse dimensioni del periodo precedente la gravidanza e a un peso di circa 100 grammi” spiega Rossana Sarli, ginecologa dell’Università di Genova.
“A dare un ‘aiutino’, soprattutto dopo il secondo parto, intervengono i cosiddetti morsi uterini, che sono contrazioni dell’utero che si verificano nei primissimi giorni e servono proprio a riportare l’utero alle sue originarie dimensioni.
Al tempo stesso l’endometrio, ossia la mucosa interna all’utero, a poco a poco si riforma e in sei settimane torna a rivestire la cavità uterina nella zona dove era impiantata la placenta”.
All’esterno, invece, cosa succede? Il piano perineale, ossia la zona compresa tra ano e vagina, dopo essersi dilatato per consentire il passaggio del bebè, nei giorni successivi appare traumatizzato (la sensazione tipica è quella di ‘aver ricevuto un calcio’!), bombato e con i tessuti talmente gonfi da temere di toccarli: anche se non è una bella sensazione, stai tranquilla: un po’ per volta passerà!
Perché queste perdite di sangue (lochiazioni) e quanto durano?
Le perdite ematiche che si verificano nel post parto si chiamano lochiazioni. Sono dovute a frammenti di decidua (la mucosa endometriale trasformata per la gravidanza allo scopo di nutrire il feto ) e si presentano nei primi giorni come perdite di sangue rosso vivo abbondanti, che gradualmente diminuiscono e danno perdite simili ad una normale mestruazione; col trascorrere dei giorni diventano rosee e sierose fino a trasformarsi in gialle e biancastre ed esaurirsi di solito in tre-sei settimane.
Quando tornano le mestruazioni (capoparto)?
“Il capoparto (così si chiama in termini tecnici il ritorno del ciclo dopo il parto) si ha in maniera variabile dopo due-tre mesi se la neomamma non allatta” risponde la Sarli; “se invece allatta al seno, si verifica nel giro di quattro-otto mesi: anche con la ripresa del ciclo, però, l’allattamento può continuare senza problemi”.
Perché la pancia sembra quasi estranea al corpo?
Toccare la pancia dopo il parto fa uno strano effetto: la senti molle, flaccida, intorpidita, quasi ‘estranea’ al resto del corpo. “E’ tutto normale: dopo essere stata stirata al massimo, la pancia si svuota improvvisamente e i tessuti devono rimettersi a posto, così come la struttura muscolare che la sosteneva” commenta la ginecologa.
“Per aiutarla a tornare più in fretta alle sue condizioni originarie, ok a un po’ di ginnastica ad hoc (dopo almeno due settimane dal parto), all’uso della pancera e a cosmetici idratanti-elasticizzanti”.
Quando andrà via la linea scura sulla pancia?
Dopo essersi scurita durante l’attesa, quella linea (detta alba o nigra) tornerà a schiarirsi fino a sparire entro qualche mese, così come si attenuerà la pigmentazione delle areole.
Quando tornerò al mio peso forma?
Tra il peso del bebè, della placenta e del liquido amniotico, già subito dopo il parto si perdono circa 6 Kg.
La perdita di peso continua poi lentamente e tende a stabilizzarsi in 10 settimane: un po’ per volta viene eliminata tutta l’acqua ritenuta durante la gravidanza (infatti noterai un bisogno di urinare più spesso!) e così, se i chili presi nei nove mesi sono stati quelli giusti e anche dopo il parto ci si alimenta in modo corretto senza strafare, al termine del puerperio il peso tornerà ad essere quello di sempre.
Quando ricominciare a fare sesso dopo il parto?
La ripresa dell’attività sessuale dopo il parto non è sempre facile: aspetti fisici e psicologici si intrecciano fra loro e mettono a tacere la libido.
In ogni caso è bene lasciar passare il periodo del puerperio ed effettuare dopo circa sei settimane una visita di controllo dal ginecologo, che, dopo aver accertato che l’utero è ritornato alle sue dimensioni originarie e non ci sono impedimenti di tipo fisico all’attività sessuale, consiglierà, se necessario, un gel vaginale per favorire il normale trofismo delle mucose e facilitare la ripresa dei rapporti.
“Se però la neomamma non se la sente ancora di avere rapporti completi, meglio non darsi fretta, lasciare spazio ad altre forme di effusioni affettive e tranquillizzare il partner di essere sempre il centro del nostro mondo, anche se abbiamo bisogno di un po’ di comprensione in più” consiglia la ginecologa.
Si può fare la doccia nei 40 giorni dopo il parto?
“La doccia si può fare tranquillamente al ritorno a casa, anche se si è fatto il cesareo, adoperando un sapone disinfettante diluito in una bottiglietta d’acqua per rendere la detersione più delicata ed avendo cura di asciugare bene la ferita, magari con il phon,” suggerisce Sarli.
Quando si può tornare a fare il bagno, nella vasca ma anche in piscina o al mare?
Qualunque sia stato il tipo di parto, per il bagno, in casa, in piscina o in mare, meglio aspettare circa un mese.
Come ci si regola con la tintarella dopo il parto?
Qualunque sia stato il tipo di parto, come sopra, meglio aspettare circa un mese. Avendo in ogni caso l’accortezza di non esporre direttamente ai raggi UV la cicatrice del cesareo perché potrebbe pigmentarsi o ispessirsi.
Quando si può riprendere a fare sport dopo il parto?
Dopo poco più di un mese – e dopo l’ok del ginecologo - si può riprendere un’attività fisica moderata, anche se si è fatto il taglio cesareo, ma appena la neomamma ne ha voglia, via libera a qualche bella passeggiata, con o senza carrozzina.
Sono necessarie ulteriori precauzioni in caso di cesareo?
“Il decorso del taglio cesareo è senza dubbio più doloroso e meno agevole, soprattutto nei primi due giorni” risponde Sarli, “ma verso il terzo giorno i dolori diminuiscono decisamente e la mamma può riprendere le sue normali attività al pari delle donne che hanno partorito naturalmente; se le dà sollievo, sin dal primo giorno può indossare una mutandina più sostenuta o una pancerina”.
Quali precauzioni adottare in caso di episiotomia?
Per quanto riguarda l’episiotomia, si ripara in circa una settimana (quando i punti di sutura cadono spontaneamente), durante la quale è consigliabile fare lavaggi con saponi diluiti ed asciugarsi bene, cambiare spesso l’assorbente, al fine di mantenere la ferita asciutta, ed evitare di stare a lungo in piedi o sedute; per alleviare il fastidio, nei primi giorni si può allattare sdraiate e mettere sulla sedia un cuscino morbido o ancor meglio la classica ‘ciambella’.
Come recuperare il benessere psicofisico dopo il parto?
“Il periodo del puerperio può essere vissuto in modo estremamente vario” risponde Rossana Sarli. “A condizionare il benessere psicofisico c’è innanzitutto il decorso della gravidanza e l’esperienza parto, e poi influiscono il peso accumulato, la cura che abbiamo rivolto a noi stesse, il riposo che riusciamo a concederci. La depressione post parto sicuramente ha genesi nelle variazioni ormonali, ma dipende anche dal nostro atteggiamento solito nei confronti delle difficoltà della vita, dalla stanchezza e dalla forma fisica. quel che è certo è che il neonato assorbe tanto dal benessere della madre: per esperienza, mamme felici e tranquille - anche se stanche - hanno bimbi tranquilli che mangiano e dormono solitamente senza grossi problemi.
Per questo alle neomamme consiglio una settimana a casa per organizzarsi e ritrovare le forze, magari aiutate da nonne e marito, ma dopo suggerisco loro di tornare al più presto alle normali relazioni sociali – estetista e parrucchiere inclusi! - lasciando il pupo a casa a chi si offre, senza sensi di colpa, perché la donna ha bisogno di riprendersi dal parto, anche psicologicamente.
Sicuramente chi ha già avuto un bimbo recupera più velocemente il proprio benessere soprattutto perché si fa molti meno problemi. Se però si tratta del primo figlio, cerchiamo tra le nostre conoscenze chi ha passato recentemente questa esperienza, ascoltiamola e poi prendiamo qualche spunto che ci fa stare bene. E infine ricordiamo che genitori si diventa un po’ per volta, che non esistono genitori perfetti e che sbagliare qualcosa ci rende sicuramente più… simpatici!”
Fonte https://www.nostrofiglio.it/neonato/post-parto/115345-i-40-giorni-dopo-il-parto-come-affrontarli
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