venerdì 9 novembre 2018

Dal brie al sushi, 8 categorie di cibi da evitare in gravidanza (e i relativi fattori di rischio)

Formaggi a pasta molle non pastorizzati
Картинки по запросу Formaggi a pasta molle non pastorizzati         Anche se molti studi hanno evidenziato che i formaggi a pasta molle siano sicuri se fatti con latte pastorizzato, meglio fare attenzione a prescindere, avverte il sito CheatSheet.com. Questo perché brie, Roquefort, Camembert, formaggio di capra e gorgonzola possono contenere il batterio Lysteria monocytogenes, che causa la listeriosi, un'infezione che, sebbene rara, può provocare aborti o causare gravi patologie al bambino.

Carne cruda (o poco cotta) e uova
        Dalla tartare di manzo al pollo poco cotto, fino alla uova troppo liquide: ecco un campionario di alimenti sui quali sarebbe meglio mettere una croce sopra durante la gravidanza, perché possono contenere una vasta gamma di batteri, virus e parassiti che rischiano di causare intossicazioni alimentari impossibili da superare per il feto. Per evitare possibili rischi, meglio usare un termometro per controllare la temperatura quando si cucina la carne e scegliere le uova strapazzate al posto di quelle fritte. La cottura scongiura anche la toxoplasmosi - una malattia parassitaria.

Salumi
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        Esattamente come i formaggi molli, anche i salumi possono essere contaminati con il batterio Lysteria monocytogenes. Ma c'è un modo per gustare il panino preferito senza esporre il feto al pericolo di un'infezione potenzialmente fatale: ovvero, consumarlo caldo, così da uccidere ogni possibile traccia di listeria. Meglio astenersi del tutto dai salumi invece se si è a rischio toxoplasmosi, una malattia parassitaria causata dal parassita toxoplasma che ha conseguenze potenzialmente pericolose per mamma e         bambino

Alcuni tipi di pesce
        Sappiamo tutti che il pesce è una delle fonti proteiche più magre e salutari che ci sia, senza contare che ha pochissime calorie e tantissimi acidi grassi omega 3 che fanno bene al cuore. È però anche vero che alcuni pesci possono contenere tracce di mercurio, ragion per cui secondo i dettami dall'americana Food and Drug Administration, le donne in gravidanza non dovrebbero superare le due porzioni settimanali.

        «In realtà questa raccomandazione è del tutto sbagliata - spiega Andrea Ghiselli, ricercatore del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) - perché nel 2014 l'Efsa, che è l'Autorità europea per la Sicurezza Alimentare, ha evidenziato in uno studio come il consumo di pesce oltre le due porzioni settimanali apporti più benefici che danni».

Картинки по запросу Frutti di mare crudiFrutti di mare crudi
        Quando si aspetta un bambino il sushi settimanale, come pure la scorpacciata (occasionale) di ostriche o frutti di mare crudi, sono da dimenticare. Ciò però non significa che bisogna rinunciare in toto al pesce, visto quanto bene fa (leggi punto 4): basta solo accertarsi di cuocerlo bene e lo stesso vale per vongole e capesante, per evitare il rischio toxoplasmosi.

Succo di frutta fresco
        I succhi di frutta fatti al momento possono essere una delizia, ma per le donne in gravidanza possono rappresentare un pericolo, perché non essendo stati sottoposti al processo di pastorizzazione, che uccide batteri e tossine, possono causare disturbi che il feto non è in grado di debellare.

Carni conservate
        Non è certo una sorpresa che hot-dog, pancetta e salsicce siano sulla “lista nera” dell’alimentazione sana, «ma in questo caso i composti pericolosi non sono i nitrati, peraltro presenti in maggiore quantità anche nei vegetali o nell'acqua - puntualizza ancora Ghiselli -, bensì i nitriti, presenti in piccola quantità e solo in alcuni prodotti. Ecco perché diminuire il consumo di carni conservate è ciò che dovrebbero fare tutti, non soltanto le donne in gravidanza».

Картинки по запросу Frutta e verdura non lavateFrutta e verdura non lavate
        Che frutta e verdura facciano bene è cosa nota e in gravidanza aumentarne il consumo non è solo preferibile, ma altamente consigliabile. A patto però che siano accuratamente lavate, sempre per scongiurare la toxoplasmosi. «Non facciamo comunque dell’allarmismo, la sola raccomandazione ovvia riguarda i prodotti animali crudi o poco cotti e quelli vegetali non lavati bene», avverte il nutrizionista Andrea Ghiselli.

Fonte https://www.corriere.it/salute/nutrizione/cards/dal-brie-sushi-8-categorie-cibi-evitare-gravidanza-fattori-rischio/frutta-verdura-non-lavate.shtml

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