La gravidanza rappresenta il momento di cambiamento più delicato e importante di una donna, che può manifestare e scoprire tanti nuovi sintomi e condizioni.
Spesso si ritiene che durante questi nove mesi non sia possibile effettuare terapie routinarie o di emergenza di natura odontoiatrica.
Oggi voglio dirvi invece che si può e anzi, ci sono procedure che non si devono evitare in gravidanza.
E’ stato dimostrato che le gestanti con malattia parodontale e infezioni gengivali hanno maggiore probabilità di sviluppare manifestazioni avverse della gravidanza: parto prematuro, sottopeso, ritardo dello sviluppo del feto e preeclampsia della donna.
Inoltre è dato certo che i batteri responsabili della carie dentale si trasmettono dalla madre al figlio anche quando ancora non sono spuntati i denti.
Prendersi cura del cavo orale diventa quindi fondamentale e il Ministero della Salute dichiara che
“ la gravidanza non è un motivo per rinviare le cure odontoiatriche di routine o il trattamento di condizioni acute e necessarie”.
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono queste procedure:
Il momento ideale per eseguire le terapie è compreso tra la 14ma e la 20ma settimana, ma in caso di emergenza è possibile agire anche nel terzo trimestre.
Il suggerimento è, quando possibile, di recarsi dal dentista o dall’igienista dentale prima della gestazione, per valutare le condizioni di salute orale ed agire preventivamente laddove necessario.
In gravidanza è importante non sottovalutare i sintomi del cavo orale e accendere un campanello di allarme in caso di sanguinamento, alitosi e rigonfiamento gengivale.
Fonte https://dilei.it/mamma/gravidanza-e-dentista-cosa-fare/567255/
Spesso si ritiene che durante questi nove mesi non sia possibile effettuare terapie routinarie o di emergenza di natura odontoiatrica.
Oggi voglio dirvi invece che si può e anzi, ci sono procedure che non si devono evitare in gravidanza.
E’ stato dimostrato che le gestanti con malattia parodontale e infezioni gengivali hanno maggiore probabilità di sviluppare manifestazioni avverse della gravidanza: parto prematuro, sottopeso, ritardo dello sviluppo del feto e preeclampsia della donna.
Inoltre è dato certo che i batteri responsabili della carie dentale si trasmettono dalla madre al figlio anche quando ancora non sono spuntati i denti.
Prendersi cura del cavo orale diventa quindi fondamentale e il Ministero della Salute dichiara che
“ la gravidanza non è un motivo per rinviare le cure odontoiatriche di routine o il trattamento di condizioni acute e necessarie”.
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono queste procedure:
- igiene orale professionale: per contrastare l’accumulo batterico che può portare ad aggravamento di condizioni parodontali pregresse o alla formazione di gengiviti gravidiche è necessario sottoporsi ad una seduta di igiene orale preferibilmente nel secondo trimestre
- in caso di diabete gestazionale o diabete pre-esistente sono necessarie visita di controllo dal dentista e seduta di igiene orale
- in caso di ipertensione gestazionale o ipertensione pre-esistente è necessario informare il dentista in occasione della visita di controllo e consultare ginecologo o ostetrica prima di procedere con qualsiasi trattamento
- l’impiego di anestetici topici a base di lidocaina è ritenuto sicuro, come l’impiego di alcuni anestetici da iniettare. E’ responsabilità del dentista conoscere quali anestetici siano effettivamente necessari e sicuri per la gestante
- le radiografie dentali sono ritenute sicure se rilevate nel rispetto delle norme di protezione dai raggi X, in particolare grazie all’utilizzo della protezione della zona dal collo alle anche
- è possibile assumere antibiotici in caso emergenza, su prescrizione del dentista che saprà indicare il farmaco giusto: non è possibile assumere tutti i tipi di antibiotico
- è possibile effettuare in emergenza otturazioni dentali in caso di carie
- è possibile effettuare in emergenza estrazioni dentali
Il momento ideale per eseguire le terapie è compreso tra la 14ma e la 20ma settimana, ma in caso di emergenza è possibile agire anche nel terzo trimestre.
Il suggerimento è, quando possibile, di recarsi dal dentista o dall’igienista dentale prima della gestazione, per valutare le condizioni di salute orale ed agire preventivamente laddove necessario.
In gravidanza è importante non sottovalutare i sintomi del cavo orale e accendere un campanello di allarme in caso di sanguinamento, alitosi e rigonfiamento gengivale.
Fonte https://dilei.it/mamma/gravidanza-e-dentista-cosa-fare/567255/
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