martedì 20 novembre 2018

Potremo in futuro selezionare un embrione per l’intelligenza?

Картинки по запросу selezionare un embrione
        Analizzare i geni di un embrione, per rivelarne il rischio di un Qi basso. È un nuovo test genetico messo a punto dalla Genomic Prediction, che potrebbe essere presto disponibile in alcune cliniche degli Stati Uniti. A raccontarlo è una nuova inchiesta del New Scientist, secondo cui i test non sono ancora stati ancora utilizzati, ma l’azienda ha iniziato lo scorso mese i colloqui con diverse cliniche americane, riportando quindi in auge il dibattito su cui si è a lungo discusso: un giorno potremo ingegnerizzare gli esseri umani, selezionandone, proprio come in questo caso, l’intelligenza?
       
        Il problema etico di selezionare gli embrioni ottenuti con la fecondazione in vitro (Fiv) è stato a lungo dibattuto nel mondo scientifico. Da anni, comunque, è possibile effettuare test genetici più semplici sugli embrioni: per esempio, i genitori a rischio di avere un bambino con fibrosi cistica hanno la possibilità di sottoporsi alla Fiv, scegliendo un embrione che non porta il gene associato a questa condizione.

        Ed è anche possibile eseguire lo screening per diverse altre condizioni causate da un singolo gene, oltre a quelle causate da anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down. Tuttavia, precisiamo che la maggior parte delle condizioni mediche sono influenzate da centinaia di geni, il che ha reso impossibile individuare gli embrioni ad alto rischio di malattie cardiache, o selezionare embrioni con una bassa probabilità di sperimentare la depressione. E questo è stato finora valido anche per tratti complessi, come l’intelligenza.

        Stando sempre a quanto riporta il New Scientist, negli ultimi anni è diventato possibile determinare la probabilità di una persona adulta di avere specifiche condizioni analizzando contemporaneamente più regioni di dna, per calcolare il cosiddetto punteggio di rischio poligenico. Da qui, Genomic Prediction ha messo a punto un test in grado di calcolare punteggi di rischio poligenico per gli embrioni, come appunto per calcolarne l’intelligenza. Per quoziente intellettivo, l’azienda ha affermato che con il suo nuovo test offrirà la possibilità di escludere embrioni potenzialmente ritenuti in grado di avere una “disabilità mentale”.

        Da quelle poche informazioni che abbiamo finora, il test poligenico non sarebbe abbastanza preciso per predire il Qi di un embrione, ma può indicarne quali sono i valori genetici, dando ai futuri genitori l’opzione di evitare embrioni con un’alta probabilità di un quoziente intellettivo di 25 punti inferiore alla media. Inoltre, le informazioni dello stesso test potrebbero essere utilizzate per compiere un ulteriore passo avanti e selezionare l’embrione che ha più probabilità di avere un quoziente intellettivo elevato.

        New Scientist ha tuttavia riportato che per ragioni etiche la Genomic Prediction non aiuterà i genitori a selezionare embrioni con un’intelligenza più elevata. Anche se è altamente probabile che altre aziende possano farlo prossimamente. “Se non succede negli Stati Uniti, succederà in un altro Paese”, spiega al giornale Kevin Mitchell del Trinity College di Dublino. L’idea di utilizzare questi test per selezionare embrioni che si prevede abbiano un’intelligenza elevata è “ripugnante, ma tecnologicamente fattibile”, afferma il genetista Peter Visscher dell’Università del Queensland, in Australia.
intelligenza
        L’intelligenza, infine, è solo uno dei tratti complessi che il nuovo test potrebbe predire. Altre previsioni che potrebbe fare includerebbero il rischio di malattie cardiache, cancro al seno, diabete di tipo 1 e tipo 2. “Il test potrebbe avere un uso limitato nella pratica, perché molte persone che usano la Fiv possono scegliere solamente tra pochi embrioni”, spiega Mitchell. Ed è inoltre improbabile che, se questi embrioni hanno gli stessi genitori biologici, mostrino molte variazioni nei loro punteggi poligenici per i diversi tratti. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che le persone con punteggi poligenici più alti per le abilità accademiche hanno anche maggiori probabilità di essere autistiche. “Non sai per cosa stai selezionando e cosa ne consegue”, ha concluso Visscher. “Ma sono sicuro che ci sono persone che sarebbero disposte a provarlo”.

Fonte https://www.wired.it/scienza/medicina/2018/11/15/selezionare-intelligenza-embrione/

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