venerdì 2 giugno 2017

Cancro all'ovaio diagnosticato con l'esame del sangue

     Il tumore all'ovaio può essere diagnosticato con un semplice esame del sangue, la cosiddetta 'biopsia liquida' che, affermano i ricercatori, apre una nuova frontiera per la diagnosi e la terapia dei tumori. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Letter, attuato in gran parte attraverso finanziamenti dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e realizzato da ricercatori italiani di diversi Centri clinici con il coordinamento dell'Irccs Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
Cancro all'ovaio diagnosticato con l'esame del sangue © Ansa         La ricerca ha consentito di identificare una 'firma molecolare' (miRNA) nel sangue delle pazienti affette da tumore maligno dell'ovaio. I miRNA sono delle piccole molecole di RNA che hanno importanti funzioni regolatorie. Sono molecole molto stabili e per questo si è scoperto che vengono utilizzate dal tumore e dai tessuti dell'organismo come importanti messaggeri intracellulari. In breve, funzionano sia all'interno della cellula sia dopo essere rilasciati in circolo come messaggeri di un processo tumorale o infiammatorio. Si tratta di un campo di ricerca "ancora largamente inesplorato - spiega Maurizio D'Incalci, Capo Dipartimento di Oncologia del 'Mario Negri' - per cui i dati vanno presi con cautela e validati in ulteriori studi. L'analisi comparativa dei profili di miRNA serici di 168 pazienti affette da tumore ad alto grado e di 65 donne di età simile, ma non affette dalla stessa malattia, ha tuttavia evidenziato delle differenze importanti e riproducibili. In particolare vi erano delle differenze nell'espressione di tre miRNA denominati miR1246, miR595 e miR2278". Lo studio pone dunque le basi per successive ricerche mirate a valutare se la misura di questi miRNA possa essere utilizzata per una diagnosi più precoce del tumore ovarico. Inoltre, successivi studi serviranno a stabilire se gli stessi biomarcatori sono potenzialmente utili per misurare l'efficacia della terapia in modo più sensibile e precoce rispetto alle valutazioni tradizionali di tipo radiologico. "La possibilità di rintracciare nel sangue di un paziente le molecole che sono rilasciate dai tumori - conclude D'Incalci - rappresenta oggi un nuovo, valido strumento, anche meno invasivo, per migliorare i percorsi diagnostici e terapeutici".

Fonte http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/lei_lui/ginecologia/2017/01/30/tumori-cancro-ovaio-diagnosticato-con-lesame-del-sangue_1e03befe-50d9-41c8-80b0-5bbc5e2f8190.html

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