Lo sviluppo di multipli follicoli si associa ad elevati livelli sierici di estradiolo. Ciò può condurre ad un picco prematuro di LH con luteinizzazione precoce dei follicoli ed ovulazione prematura, cioè prima che sia possibile procedere al prelievo ovocitario.
È per questo motivo che è attualmente di uso comune l’aggiunta di analoghi agonisti del GnRH ai regimi di induzione dell’ovulazione per ART. Il meccanismo di questi farmaci consiste nella down-regulation dei recettori ipofisari per il GnRH con conseguente blocco della funzione gonadotropa ipofisaria e impossibilità di ovulazione spontanea.
È per questo motivo che è attualmente di uso comune l’aggiunta di analoghi agonisti del GnRH ai regimi di induzione dell’ovulazione per ART. Il meccanismo di questi farmaci consiste nella down-regulation dei recettori ipofisari per il GnRH con conseguente blocco della funzione gonadotropa ipofisaria e impossibilità di ovulazione spontanea.
Nelle procedure di ART, inoltre, è utile l’impiego di un supporto della fase luteale, con progesterone alle dosi di 50-100 mg/die per 14 giorni, iniziando dopo il prelievo ovocitario. In genere viene effettuato 36 ore dopo la somministrazione dell’hCG.
La tecnica attuale prevede l’agoaspirazione follicolare ecoguidata con sonda transvaginale.
La tecnica attuale prevede l’agoaspirazione follicolare ecoguidata con sonda transvaginale.
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