Liquidi per “fare latte”: una leggenda metropolitana
C’è di vero che l’idratazione è importante, per la mamma che allatta, un po’ più che per tutti gli altri, vista la quantità di liquidi che si perdono giocoforza in allattamento. Ma il fatto che determinati liquidi possano favorire la lattazione non è altro che una leggenda metropolitana priva di basi scientifiche. Non ha senso, dunque, obbligarsi a ingurgitare brodi o altri intrugli con l’obiettivo poco realistico di “fare latte”. E nemmeno è corretto concedersi drink alcolici pensando di incrementare la lattazione: a prescindere dal colore e dalla gradazione, né birra né vino hanno il potere di favorirla.
Alla mamma che allatta basta l’acqua
La cosa davvero fondamentale è che la mamma che allatta si mantenga idratata bevendo semplice acqua. Non perché questo possa in qualche modo aiutarla a produrre più latte, ma perché, dovendo investire molti liquidi nella lattazione, il suo corpo avrà bisogno di maggiori apporti idrici. Sulla quantità, si stima che durante l’allattamento la mamma debba assumere circa 700 ml di acqua in più, ma in genere è lo stesso organismo della neomamma a richiedere una integrazione di liquidi, facendo aumentare lo stimolo della sete, soprattutto in concomitanza delle poppate. Assecondare questo stimolo naturale dovrebbe bastare per assicurare il giusto apporto di liquidi, sufficiente a coprire l’aumentato fabbisogno legato all’allattamento.
Quanto bere durante l’allattamento?
La quantità di acqua necessaria per una madre che allatta (ma vale lo stesso per qualsiasi individuo) dipende inoltre da tanti altri fattori, come l’alimentazione, il clima e lo stato di salute generale. Naturalmente, condizioni che determinano perdite di fluidi da parte dell’organismo (climi molto caldi, ma anche febbre, diarrea, vomito) possono incrementare il fabbisogno di acqua. Non è comunque necessario “imporsi” l’ingestione di una quantità minima di acqua, specie se ci si trova a bere contro voglia, né ha alcun senso ingurgitare liquidi subito prima della poppata.
Come accorgersi se non si beve abbastanza
Se si ha il dubbio di non bere abbastanza, per un giorno si può provare a prestare più attenzione all’apporto di liquidi, tenendo un minimo di “contabilità”. Può essere utile anche che la mamma monitori ogni tanto le proprie urine, che potrebbero essere più scarse o concentrate in caso di idratazione insufficiente. Anche una condizione di stitichezza cronica o protratta nel tempo potrebbe essere sintomatica di una maggiore necessità di liquidi.
In qualche caso, il medico curante o il ginecologo potrebbero ritenere opportuna l’introduzione di integratori alimentari, non tanto per aumentare la produzione di latte ma appunto piuttosto per contribuire ad avere un giusto apporto di sali minerali e altri micronutrienti. In queste situazioni, è importante assumere integratori specifici come Nestlé Materna® DHA, l’integratore alimentare multivitaminico e multiminerale per gravidanza e allattamento che, in un’unica capsula gastroresistente, contiene nutrienti selezionati come Acido folico, Ferro e Iodio, vitamine del gruppo B e Vitamina D, con l’aggiunta di DHA.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
Fonte http://www.gravidanzaonline.it/allattamento/quanto-deve-bere-una-mamma-che-allatta.htm?utm_source=facebook&utm_medium=link&utm_campaign=Facebook%3A+Gol&utm_content=Quanto+deve+bere+una+mamma+che+allatta&utm_term=eef456ec
C’è di vero che l’idratazione è importante, per la mamma che allatta, un po’ più che per tutti gli altri, vista la quantità di liquidi che si perdono giocoforza in allattamento. Ma il fatto che determinati liquidi possano favorire la lattazione non è altro che una leggenda metropolitana priva di basi scientifiche. Non ha senso, dunque, obbligarsi a ingurgitare brodi o altri intrugli con l’obiettivo poco realistico di “fare latte”. E nemmeno è corretto concedersi drink alcolici pensando di incrementare la lattazione: a prescindere dal colore e dalla gradazione, né birra né vino hanno il potere di favorirla.
Alla mamma che allatta basta l’acqua
La cosa davvero fondamentale è che la mamma che allatta si mantenga idratata bevendo semplice acqua. Non perché questo possa in qualche modo aiutarla a produrre più latte, ma perché, dovendo investire molti liquidi nella lattazione, il suo corpo avrà bisogno di maggiori apporti idrici. Sulla quantità, si stima che durante l’allattamento la mamma debba assumere circa 700 ml di acqua in più, ma in genere è lo stesso organismo della neomamma a richiedere una integrazione di liquidi, facendo aumentare lo stimolo della sete, soprattutto in concomitanza delle poppate. Assecondare questo stimolo naturale dovrebbe bastare per assicurare il giusto apporto di liquidi, sufficiente a coprire l’aumentato fabbisogno legato all’allattamento.
Quanto bere durante l’allattamento?
La quantità di acqua necessaria per una madre che allatta (ma vale lo stesso per qualsiasi individuo) dipende inoltre da tanti altri fattori, come l’alimentazione, il clima e lo stato di salute generale. Naturalmente, condizioni che determinano perdite di fluidi da parte dell’organismo (climi molto caldi, ma anche febbre, diarrea, vomito) possono incrementare il fabbisogno di acqua. Non è comunque necessario “imporsi” l’ingestione di una quantità minima di acqua, specie se ci si trova a bere contro voglia, né ha alcun senso ingurgitare liquidi subito prima della poppata.
Come accorgersi se non si beve abbastanza
Se si ha il dubbio di non bere abbastanza, per un giorno si può provare a prestare più attenzione all’apporto di liquidi, tenendo un minimo di “contabilità”. Può essere utile anche che la mamma monitori ogni tanto le proprie urine, che potrebbero essere più scarse o concentrate in caso di idratazione insufficiente. Anche una condizione di stitichezza cronica o protratta nel tempo potrebbe essere sintomatica di una maggiore necessità di liquidi.
In qualche caso, il medico curante o il ginecologo potrebbero ritenere opportuna l’introduzione di integratori alimentari, non tanto per aumentare la produzione di latte ma appunto piuttosto per contribuire ad avere un giusto apporto di sali minerali e altri micronutrienti. In queste situazioni, è importante assumere integratori specifici come Nestlé Materna® DHA, l’integratore alimentare multivitaminico e multiminerale per gravidanza e allattamento che, in un’unica capsula gastroresistente, contiene nutrienti selezionati come Acido folico, Ferro e Iodio, vitamine del gruppo B e Vitamina D, con l’aggiunta di DHA.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
Fonte http://www.gravidanzaonline.it/allattamento/quanto-deve-bere-una-mamma-che-allatta.htm?utm_source=facebook&utm_medium=link&utm_campaign=Facebook%3A+Gol&utm_content=Quanto+deve+bere+una+mamma+che+allatta&utm_term=eef456ec
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