Gli autori dello studio cinese hanno scoperto che l’acido folico (vitamina B9) giocherebbe un ruolo determinante nel ridurre il rischio di ictus, soprattutto in chi è più predisposto a questo nefasto evento vascolare perché soffre di ipertensione: aggiungere questa vitamina ai farmaci per il controllo della pressione assunti quotidianamente, infatti, diminuirebbe del 21% il rischio corso. Pubblicato sulla rivista Jama, lo studio cinese è stato condotto su un campione composto da oltre 20mila pazienti cinesi in cura per ipertensione. Essi sono stati suddivisi in due gruppi: al primo gruppo è stato fatto assumere quotidianamente un farmaco che conteneva enalapril, una molecola usata per trattare l’ipertensione; al secondo gruppo, invece, oltre all’enalapril è stato somministrato quotidianamente un integratore a base di acido folico.
Gli effetti delle diverse terapie sono stati monitorati per un periodo di tempo molto lungo, che ha coperto quattro anni e mezzo di cure dei pazienti. Nel corso di questo lasso temporale, tra gli uomini e le donne facenti parte del campione ci sono stati 355 casi di ictus nel gruppo che assumeva esclusivamente il farmaco ipertensivo e 282 nel gruppo che assumeva anche l’acido folico. Ponendo le cifre in percentuale, il dato è ancora più evidente: l’ictus ha interessato il 3,4% del campione che assumeva solo il farmaco ipertensivo ed il 2,7% dei pazienti la cui cura prevedeva invece anche una dose quotidiana di acido folico.
Secondo gli studiosi, a parità di terapia – entrambi i gruppi erano in cura con la stessa molecola – assumere l’acido folico ha diminuito il rischio di sviluppare l’ictus del 21%; nel primo gruppo, infatti, c’è stata una percentuale di incidenza di tale evento più alta dello 0,7% . Sulla base di quanto emerso da questa importante scoperta, dunque, gli scienziati hanno dedotto che non solo l’acido folico aiuti nella prevenzione dell’ictus, ma che esso con ogni probabilità migliora e rafforza la funzione dei farmaci ipertensivi.
“Ipotizziamo che anche nei paesi in cui è più diffuso l’utilizzo degli integratori di acido folico, come Stati Uniti e Canada” hanno commentato gli studiosi, “ci possa essere maggiore spazio per ridurre l’incidenza dell’ictus con una terapia mirata a base di acido folico”.
Fonte Folate Supplements for Stroke PreventionTargeted Trial Trumps the Rest
Gli effetti delle diverse terapie sono stati monitorati per un periodo di tempo molto lungo, che ha coperto quattro anni e mezzo di cure dei pazienti. Nel corso di questo lasso temporale, tra gli uomini e le donne facenti parte del campione ci sono stati 355 casi di ictus nel gruppo che assumeva esclusivamente il farmaco ipertensivo e 282 nel gruppo che assumeva anche l’acido folico. Ponendo le cifre in percentuale, il dato è ancora più evidente: l’ictus ha interessato il 3,4% del campione che assumeva solo il farmaco ipertensivo ed il 2,7% dei pazienti la cui cura prevedeva invece anche una dose quotidiana di acido folico.
Secondo gli studiosi, a parità di terapia – entrambi i gruppi erano in cura con la stessa molecola – assumere l’acido folico ha diminuito il rischio di sviluppare l’ictus del 21%; nel primo gruppo, infatti, c’è stata una percentuale di incidenza di tale evento più alta dello 0,7% . Sulla base di quanto emerso da questa importante scoperta, dunque, gli scienziati hanno dedotto che non solo l’acido folico aiuti nella prevenzione dell’ictus, ma che esso con ogni probabilità migliora e rafforza la funzione dei farmaci ipertensivi.
“Ipotizziamo che anche nei paesi in cui è più diffuso l’utilizzo degli integratori di acido folico, come Stati Uniti e Canada” hanno commentato gli studiosi, “ci possa essere maggiore spazio per ridurre l’incidenza dell’ictus con una terapia mirata a base di acido folico”.
Fonte Folate Supplements for Stroke PreventionTargeted Trial Trumps the Rest
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