
Un campione ristretto. Il limite dello studio è il numero: solo 54 ragazzi tra 18 e 22 anni, sulle 215 richieste inviate dagli autori ad altrettanto ragazzi concepiti con questa tecnica di riproduzione assistita. Cinquantaquattro ragazzi, messi a confronto con un gruppo di controllo della stessa età, ragazzi concepiti naturalmente. Dei 54 maschi ben 50 avevano un papà con un fattore di infertilità, 48 in via esclusiva, altri due in combinazione con un fattore femminile. Ma veniamo ai risultati: il gruppo ICSI, rispetto ai concepiti per vie naturali, ha quasi la metà della concentrazione spermatica e fino a due volte meno del numero e della motilità degli spermatozoi.
Lo sperma. Inoltre, la loro concentrazione spermatica aveva la probabilità di essere circa tre volte più bassa dei 15 milioni per millilitro di seme, che è il tetto considerato normale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Mentre il conteggio totale era quattro volte più probabile fosse sotto i 39 milioni. Ovviamente tutti i risultati sono stati aggiustati tenendo conto dei fattori che possono influenzare la qualità
Fonte http://www.repubblica.it/salute/benessere-donna/fertilita-e-infertilita/2016/10/06/news/_meno_fertili_i_figli_maschi_della_provetta_-149192473/?ref=search
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