La cosa davvero fondamentale è migliorare la propria alimentazione. Gli unici integratori davvero utili sono l'acido folico, che riduce il rischio di insorgenza della spina bifida, e la vitamina D.
Nei multivitaminici venduti alle donne in attesa ci sono vitamina del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B12), vitamina C, D, E, K, acido folico (vitamina B9), iodio, magnesio, rame, ferro, zinco e selenio, ma l'assunzione di queste sostanze non pare collegata a benefici chiari da un punto di vista scientifico, a parte le eccezioni già citate.
I dati che supportano la vendita di questi prodotti provengono da studi realizzati su donne che vivono in paesi a vivono in paesi a basso reddito. Presumibilmente, in quelle condizioni gli integratori riescono a bilanciare i deficit nutritivi legati a un'alimentazione troppo povera. Un meccanismo che però non si ripete nei paesi sviluppati, dove le donne beneficiano di un'alimentazione anche troppo ricca.
Fonte Andrea Sperelli
Nei multivitaminici venduti alle donne in attesa ci sono vitamina del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B12), vitamina C, D, E, K, acido folico (vitamina B9), iodio, magnesio, rame, ferro, zinco e selenio, ma l'assunzione di queste sostanze non pare collegata a benefici chiari da un punto di vista scientifico, a parte le eccezioni già citate.
I dati che supportano la vendita di questi prodotti provengono da studi realizzati su donne che vivono in paesi a vivono in paesi a basso reddito. Presumibilmente, in quelle condizioni gli integratori riescono a bilanciare i deficit nutritivi legati a un'alimentazione troppo povera. Un meccanismo che però non si ripete nei paesi sviluppati, dove le donne beneficiano di un'alimentazione anche troppo ricca.
Fonte Andrea Sperelli
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