domenica 10 luglio 2016

Obesi? A rischio la fertilità

botero_adamo_ed_eva       Anche quando la gravidanza si riesce ad  ottienere può avere un peso sul percorso dei nove mesi di attesa e sulla futura salute del nascituro.
       L’obesità è una condizione, riconosciuta come situazione patologica, caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo.L’indice di massa corporea (body mass index BMI) definisce le condizioni di sovrappeso-obesità ,si ottiene dividendo il peso di una persona per il quadrato della sua altezza .
       BMI = peso (in kg)/quadrato dell’altezza (in metri)
L’indice dei valori  per adulti secondo l’organizzazione mondiale della sanità sono:
  1. <18,5 sottopeso
  2. 18,5 – 24,9 normopeso
  3. 25 – 29,9 sovrappeso
  4. >30 obesità
       L’obesità influenza i meccanismi ormonali e il metabolismo cellulare e per questo motivo può ridurre il potenziale riproduttivo. L’eccesso di peso porta, in primo luogo, ad una bassa frequenza di ovulazione e riduce le probabilità di concepimento. Per quanto riguarda l’uomo sono stati effettuati meno studi, però è chiaro che l’obesità porta anche in questo caso degli scompensi ormonali.
       Nell’ambito della fecondazione in vitro ci sono evidenze che mostrano come le donne in sovrappeso o obese, che necessitano di una più alta dose di gonadotropine, hanno una più bassa probabilità di gravidanza e un aumentato tasso di aborti spontanei. La perdita di peso, oltre che a migliorare la fertilità, è importante anche per limitare l’insorgenza di complicazioni durante la gravidanza (come il diabete gestazionale, disordini ipertensivi, etc), ma soprattutto per ridurre il rischio di anomalie congenite e sindromi metaboliche nel nascituro.
       Per questo è necessario condurre sempre uno stile di vita adeguato: ridurre le calorie con diete prescritte dal nutrizionista e fare moderata attività fisica.

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