Chi ricorre alla fecondazione? Sopratutto obesi e vegani. E’ quanto emerge da due studi che mettono in relazione infertilità e alimentazione.
PESO NON ADEGUATO Anche una cattiva alimentazione può essere causa di infertilità nella donna: in Italia il 12% dei casi di infertilità dipende da eccessivo peso ponderale o da eccessiva magrezza nella donna. L’Agenzia Giornalistica Italia (23 ottobre) riporta uno studio dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano che ha preso in esame circa 5.000 adulti, fra i 20 e i 40 anni. Diversi studi evidenziano che un peso non adeguato alla propria altezza aumenta il rischio di aborti e di sterilità.
RICORSO ALLA FECONDAZIONE Nelle donne sottopeso il tasso di gravidanza dopo Pma (procreazione medicalmente assistita) è del 20% più basso rispetto alle donne normopeso. Le donne sovrappeso o obese hanno ridotti tassi di gravidanza e aumentati tassi di aborto dopo Ivf (fecondazione in vitro). L’obesità materna aumenta il tasso di neonati gravemente prematuri in gravidanze gemellari dopo Ivf.
MASCHI A RISCHIO Il problema di peso non riguarda solo le donne. Anche il sottopeso, il sovrappeso e l’obesità maschili si associano a una ridotta qualità seminale e a un elevato rischio di sub-fertilità nelle coppie in cui il partner maschile è obeso.
DIETA VEGANA Invece seguire una dieta vegetariana può ridurre il numero di spermatozoi? E questo aspetto può a propria volta mettere a rischio la fertilità maschile? Una dieta ricca di frutta e verdura protegge da molte malattie e può prolungare la vita. Ma ha effetti negativi dal punto di vista della fertilità? (Greenme.it, 21 ottobre)
QUALITA’ DELLO SPERMA Gli esperti della Loma Linda University, nel Sud della California, si sono impegnati un progetto di quattro anni per ricercare gli effetti delle diete sullo sperma. Questa regione ha un’elevata popolazione formata da Avventisti del Settimo Giorno che scelgono di eliminare la carne dalla loro dieta o di ridurne molto il consumo.
CARNE E VERDURE Gli Avventisti del Settimo Giorno vivono in media 10 anni più a lungo rispetto all’aspettativa di vita americana. Secondo le ipotesi degli esperti la longevità poteva risultare legata ad una migliore qualità dello sperma. Ma pare che dagli studi sia emerso l’esatto opposto. Secondo quanto riportato dal Telegraph (21 ottobre), i vegetariani e i vegani hanno conte dello sperma più basse rispetto a chi mangia carne: 50 milioni di spermatozoi per ml rispetto a 70 milioni per ml.
SPERMATOZOI ATTIVI Hanno inoltre una motilità dello sperma inferiore, fattore che indica il numero di spermatozoi attivi. In vegetariani e vegani soltanto 1 spermatozoo su 3 sarebbe risultato attivo, a confronto con il 60% rilevato per i consumatori di carne. I ricercatori credono che le cause siano da individuare in una carenza di vitamine o nella sostituzione della carne con la soia.
Fonte http://it.aleteia.org/2014/10/24/la-cattiva-alimentazione-porta-allinfertilita/
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