La fibrosi cistica, è una malattia genetica cronica che colpisce in particolare i polmoni e il sistema digestivo, interessa circa 80 mila persone al mondo: all’origine ci sono mutazioni nel gene che codifica la cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (Cftr). Il nuovo studio ha dimostrato che la timosina può ridurre l’infiammazione e correggere il difetto della proteina.
«Con Romani abbiamo condotto una serie di indagini pre-cliniche tra cui - dice Maiuti -. A Novara sono stati svolti esperimenti su animali transgenici, altri si sono tenuti al San Raffaele». Poi gli accertamenti hanno riguardato cellule prelevate a pazienti identificando così il meccanismo di azione della timosina.
«La sorpresa è stata che il farmaco, completamente sicuro e atossico e già utilizzato contro epatite e hiv, è in grado anche di ridurre l’infiammazione della fibrosi cistica - continua Maiuri -. Questo, concretamente, significa che i pazienti possono ridurre la grande quantità di farmaci che sono costretti ad assumere sostituendoli con la timosina. Vent’anni fa la fibrosi cistica era una malattia solo dei bambini, oggi le persone sopravvivono fino ai 40 anni grazie alle nuove terapie». A questo punto i ricercatori stanno mettendo a punto uno studio clinico per testare la molecola.
Fonte www.lastampa.it
«Con Romani abbiamo condotto una serie di indagini pre-cliniche tra cui - dice Maiuti -. A Novara sono stati svolti esperimenti su animali transgenici, altri si sono tenuti al San Raffaele». Poi gli accertamenti hanno riguardato cellule prelevate a pazienti identificando così il meccanismo di azione della timosina.
«La sorpresa è stata che il farmaco, completamente sicuro e atossico e già utilizzato contro epatite e hiv, è in grado anche di ridurre l’infiammazione della fibrosi cistica - continua Maiuri -. Questo, concretamente, significa che i pazienti possono ridurre la grande quantità di farmaci che sono costretti ad assumere sostituendoli con la timosina. Vent’anni fa la fibrosi cistica era una malattia solo dei bambini, oggi le persone sopravvivono fino ai 40 anni grazie alle nuove terapie». A questo punto i ricercatori stanno mettendo a punto uno studio clinico per testare la molecola.
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