Nei primi due trimestri della gravidanza la pressione arteriosa scende in maniera fisiologica. Questo avviene fino alla 24esima settimana, dopo di che normalmente la pressione ritorna a salire e si attesta sui valori che si avevano prima della gravidanza.
La pressione in gravidanza si abbassa in quanto il flusso placentare, nel passaggio fra arterie e vene uterine, provoca l’abbassamento della pressione corporea.
In questo modo, la donna si sente improvvisamente debole e può anche sperimentare la sensazione di svenimento e offuscamento della vista.
Nella maggior parte dei casi, comunque, la donna non avverte neppure i cali di pressione. Sono abbastanza limitati i casi in cui la gestante, a causa del calo di pressione, percepisce una serie di sintomi che sono la perdita dell’equilibrio, sensazione di svenire, debolezza, sudore freddo.
In questi casi, la cosa migliore da fare è mettersi sdraiate con le gambe sollevate, e prendere magari un caffè, se lo si desidera.
È importante capire che il calo di pressione non è un meccanismo patologico, al contrario è del tutto fisiologico e normale, e non richiede cure particolari.
Lo svenimento è fisiologico in quanto quando il sangue arriva più debolmente al cervello, la caduta a terra ripristina la circolazione più facilmente perché il cuore non deve più pompare verso l’alto.
Cosa fare in caso di pressione bassa in gravidanza
Posto che la pressione bassa in gravidanza è una condizione fisiologica e non patologica, occorre comunque vedere in che modo si può evitare di compiere alcune cattive abitudini che possono peggiorare il fenomeno.
- Sdraiarsi in posizione supina. Sdraiarsi sulla schiena può provocare repentini cali di pressione. Questo perché specialmente quando la gravidanza è avanti, l’aumento di volume dell’utero può schiacciare la vena cava inferiore, tanto che alla lunga la donna sperimenta sintomi come ansia, nausea, tachicardia. È quindi meglio sdraiarsi sul fianco sinistro, anziché di schiena.
- Alzarsi troppo velocemente. Se la donna si alza troppo velocemente quando è sdraiata o seduta, la forza di gravità richiama rapidamente il sangue negli arti inferiori e questo causa debolezza, capogiro, mancamenti.
- Anemia sideropenica. L’assenza di ferro, che è abbastanza comune nelle donne, può aggravare la sintomatologia della pressione bassa: è bene quindi assumere integratori.
- Alimentazione insufficiente. La disidratazione e l’ipoglicemia possono peggiorare la condizione della pressione bassa in gravidanza. È bene fare piccoli pasti ma frequenti e bere spesso, eliminando l’acol ed i pasti abbondanti.
Come combattere la pressione bassa in gravidanza
È bene controllare e combattere la pressione bassa soprattutto perché eventuali svenimenti possono essere pericolosi per il feto.
Per combattere la pressione bassa è bene controllare la dieta. Bisogna consumare molta vitamina C, che agisce sulle ghiandole che controllano la pressione: la si trova negli agrumi, negli ortaggi a foglia verde e nei kiwi.
Bisogna anche apportare la giusta dose di carboidrati e di proteine, fra cui pesce e carne, formaggi magri, uova senza però esagerare.
L’attività fisica è salutare, ed aiuta anche a stabilizzare la pressione in gravidanza. Certo, bisogna stare attente a scegliere sport non pericolosi e leggeri, come camminate, jogging, ginnastica dolce. Ci si può allenare almeno 40-45 minuti, per due o tre volte a settimana, avendo cura di evitare le ore più calde del giorno.
Infine, è buona norma evitare di stare troppo tempo in piedi.
È bene evitare i raggi diretti del sole a lungo, ed indossare il cappello per riparare la testa e dei vestiti leggeri quando si sta al sole, non dimenticandosi di recarsi in luoghi freschi ed ombreggiati per qualche minuto.
Fonte http://mammaoggi.it/pressione-bassa-gravidanza/
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