Si ipotizza che le potenziali cause scatenanti la SIDS siano numerose, ma tuttora la scienza non dispone di elementi sufficienti per comprenderne i fattori eziologici e tentare di prevenirla efficacemente. Generalmente, i bambini muoiono di SIDS durante le ore di sonno e non mostrano alcun segno di sofferenza; la diagnosi definitiva della patologia viene posta solo quando, in seguito all’esame autoptico post-mortem, non è presente alcuna spiegazione chiara circa la sua possibile causa.
Recente è l’articolo pubblicato dal ricercatore italiano G. Andrisani sulla nota rivista Medical Hypoteses nel quale viene avanzata un’ipotesi in merito alla causa scatenante questo evento, da imputare ad un’insufficienza di glutammato.
Tale idea ha spalancato le porte ad una nuova interpretazione del problema, suggerendo anche una spiegazione logica alla mancanza carenza di reperti neuropatologici post-mortem dei bambini. La teoria di Andrisani va a completare numerose teorie elaborate in precedenza e trova il suo fondamento scientifico nel fatto che la deficienza del neurotrasmettitore glutammato comporterebbe un’alterazione deleteria nella formazione reticolare (RF), un’area del tronco encefalico costituita da un aggregato diffuso di neuroni e fibre nervose.
Il glutammato è un aminoacido che nel sistema nervoso funge da neurotrasmettitore eccitatorio per eccellenza, stimolando la RF mediante l’attività periferica del midollo spinale e del sistema nervoso centrale. A sua volta, la RF assume un ruolo fondamentale nella modulazione di funzioni vitali di estrema importanza quali l’equilibrio del pH ematico, la regolazione della temperatura corporea e della funzione cardio-respiratoria.
Durante le ore del sonno si verifica una riduzione della quantità di glutammato rilasciato con conseguente diminuita stimolazione del tronco cerebrale nel neonato, soprattutto in concomitanza di condizioni sfavorevoli che riducono l’apporto di ossigeno al cervello (quali la posizione prona, il fumo o il caldo eccessivo): si determina così un’alterazione del controllo delle funzioni vitali che può indurre all’arresto cardiaco e alla morte improvvisa. I risultati dell’indagine quindi sostengono fortemente l’idea che la SIDS si verifica a seguito di una segnalazione aberrante da parte del glutammato a livello della RF del tronco cerebrale; dimostrare che questa sia l’effettiva causa dell’evento aiuterebbe non solo a ridurre l’incidenza delle morti in culla, ma anche a prevenire il problema. Infatti, è bene considerare che l’area del tronco cerebrale può essere stimolata anche indipendentemente dalla quantità di glutammato, mediante l’attivazione dei meccanocettori della cavità orale ricorrendo all’allattamento nel corso della notte che sovente rappresenta la modalità spontanea del neonato allattato al seno.
L’ipotesi “glutammato” ha una grande valenza, soprattutto per i bambini particolarmente a rischio perché affetti da patologie cardiache o da difficoltà respiratorie.
Fonte The mesencephalic nucleus of the trigeminal nerve and the SIDS
Recente è l’articolo pubblicato dal ricercatore italiano G. Andrisani sulla nota rivista Medical Hypoteses nel quale viene avanzata un’ipotesi in merito alla causa scatenante questo evento, da imputare ad un’insufficienza di glutammato.
Tale idea ha spalancato le porte ad una nuova interpretazione del problema, suggerendo anche una spiegazione logica alla mancanza carenza di reperti neuropatologici post-mortem dei bambini. La teoria di Andrisani va a completare numerose teorie elaborate in precedenza e trova il suo fondamento scientifico nel fatto che la deficienza del neurotrasmettitore glutammato comporterebbe un’alterazione deleteria nella formazione reticolare (RF), un’area del tronco encefalico costituita da un aggregato diffuso di neuroni e fibre nervose.
Il glutammato è un aminoacido che nel sistema nervoso funge da neurotrasmettitore eccitatorio per eccellenza, stimolando la RF mediante l’attività periferica del midollo spinale e del sistema nervoso centrale. A sua volta, la RF assume un ruolo fondamentale nella modulazione di funzioni vitali di estrema importanza quali l’equilibrio del pH ematico, la regolazione della temperatura corporea e della funzione cardio-respiratoria.
Durante le ore del sonno si verifica una riduzione della quantità di glutammato rilasciato con conseguente diminuita stimolazione del tronco cerebrale nel neonato, soprattutto in concomitanza di condizioni sfavorevoli che riducono l’apporto di ossigeno al cervello (quali la posizione prona, il fumo o il caldo eccessivo): si determina così un’alterazione del controllo delle funzioni vitali che può indurre all’arresto cardiaco e alla morte improvvisa. I risultati dell’indagine quindi sostengono fortemente l’idea che la SIDS si verifica a seguito di una segnalazione aberrante da parte del glutammato a livello della RF del tronco cerebrale; dimostrare che questa sia l’effettiva causa dell’evento aiuterebbe non solo a ridurre l’incidenza delle morti in culla, ma anche a prevenire il problema. Infatti, è bene considerare che l’area del tronco cerebrale può essere stimolata anche indipendentemente dalla quantità di glutammato, mediante l’attivazione dei meccanocettori della cavità orale ricorrendo all’allattamento nel corso della notte che sovente rappresenta la modalità spontanea del neonato allattato al seno.
L’ipotesi “glutammato” ha una grande valenza, soprattutto per i bambini particolarmente a rischio perché affetti da patologie cardiache o da difficoltà respiratorie.
Fonte The mesencephalic nucleus of the trigeminal nerve and the SIDS
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