Gli studi dimostrano infatti che trattare e controllare il diabete gestazionale, anche tramite uno screening precoce (Diabetes Care online) o criteri diagnostici più ampi (Obstet Gynaecol online), può migliorare gli esiti sia della mamma che del feto. I medici quindi dovrebbero sensibilizzare di più le pazienti riguardo l’importanza di scelte alimentari sane e consigliare più movimento durante la gravidanza per migliorare l’ambiente in cui il bambino si sviluppa. Impiegare valori soglia più bassi come quelli proposti nei criteri Carpenter-Coustan o soglie temporali più precoci, come quelle proposte nei criteri degli International Association of Diabetes and Pregnancy Study Groups, identificherebbe un maggior numero di donne con glicemia elevata in cui è possibile modificare gli esiti della gravidanza.
Lo screening è raccomandato anche nelle donne che hanno dato alla luce bambini molto nutriti, in quelle con parenti di primo grado diabetici o in quelle ipertese o con anomalie del profilo del colesterolo. Le donne con forme lievi di diabete gestazionale, identificate tramite criteri meno stringenti, potrebbero trarre beneficio da consulenze nutrizionali, dietoterapia e insulina se indicata. I rischi per il neonato, al di là della natimortalità, consistono nella terapia intensiva neonatale per ipoglicemia o ittero, nonché nel rischio programmato di obesità in età infantile e diabete e cardiopatie nelle fasi successive.
Fonte http://www.clicmedicina.it/gravidanza-difendersi-dal-diabete/
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