In particolare, la ricerca ha evidenziato che il latte della mamma emana sostanze che stimolano l’olfatto già al momento della prima poppata; così, i piccoli, predisposti a recepirli, colgono e identificano gli stimoli e vedono attivarsi il comportamento innato di assumere il latte. Si tratterebbe di stimoli olfattivi personalizzati, una sorta di “firma” della madre che viene riconosciuta al momento dell’avvio dell’allattamento e viene poi memorizzata, permanendo durante tutto lo svezzamento. Analizzando i dati raccolti, i ricercatori hanno concluso che, nel topo l’allattamento non è indotto principalmente da un condizionamento biochimico, ovvero non è chiamato in causa unicamente il ruolo dei feromoni (sostanze biochimiche secrete da apposite ghiandole che inviano segnali ad altri individui della stessa specie).
Sarebbero anzitutto gli stimoli olfattivi a spingere i neonati al nutrimento, e non altri tipi di condizionamenti esterni o un generico istinto di sopravvivenza. Il comportamento innato, piuttosto, è la risposta allo stimolo olfattivo che segnala al piccolo la presenza rassicurante della propria madre. Come dichiarato dal Dott. Logan, “abbiamo dimostrato per la prima volta che nei topi l’allattamento non è una risposta innata ai feromoni, ma una risposta appresa, fondata sul riconoscimento di un mix di odori: il profumo unico della madre».
Gli autori dell’indagine hanno supposto che i mammiferi abbiano comunque sviluppato strategie multiple atte a garantire la sopravvivenza dei loro piccoli in caso di impossibilità all’allattamento, aspetto fondamentale per la sopravvivenza della specie. È quindi possibile che, affinché la suzione venisse avviata, i mammiferi abbiano sviluppato entrambe le strategie olfattive, ovvero quella legata ai feromoni e quella legata alla “firma” materna.
Fonte: Learned Recognition of Maternal Signature Odors Mediates the First Suckling Episode in Mice
Sarebbero anzitutto gli stimoli olfattivi a spingere i neonati al nutrimento, e non altri tipi di condizionamenti esterni o un generico istinto di sopravvivenza. Il comportamento innato, piuttosto, è la risposta allo stimolo olfattivo che segnala al piccolo la presenza rassicurante della propria madre. Come dichiarato dal Dott. Logan, “abbiamo dimostrato per la prima volta che nei topi l’allattamento non è una risposta innata ai feromoni, ma una risposta appresa, fondata sul riconoscimento di un mix di odori: il profumo unico della madre».
Gli autori dell’indagine hanno supposto che i mammiferi abbiano comunque sviluppato strategie multiple atte a garantire la sopravvivenza dei loro piccoli in caso di impossibilità all’allattamento, aspetto fondamentale per la sopravvivenza della specie. È quindi possibile che, affinché la suzione venisse avviata, i mammiferi abbiano sviluppato entrambe le strategie olfattive, ovvero quella legata ai feromoni e quella legata alla “firma” materna.
Fonte: Learned Recognition of Maternal Signature Odors Mediates the First Suckling Episode in Mice
Nessun commento:
Posta un commento