Cos’è l’Alzheimer?
L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa subdola, che causa la graduale perdita di memoria e causa l’ incapacità di ragionare. Se fino ad oggi è stato impossibile avere delle indicazioni circa la prevenzione, grazie al professor Weihong Song sarà possibile mettere le basi per un’importante prevenzione a lungo termine.
La Vitamina A e l’Alzheimer
Dagli studi effettuati da Weihong Song, professore di psichiatria e ricercatore dell’University Of Britush Columbia, la possibilità di sviluppare in tarda età la malattia dell’Alzheimer sarebbe condizionata da una carenza di vitamina A durante i nove mesi della gestazione.
Questo perché, come spiega il professore, tale vitamina è fondamentale per lo sviluppo del sistema neurologico del feto e anche una lieve carenza aumenta la produzione di beta-amiloide, accusata di dare le basi alle placche capaci di impedire il passaggio degli impulsi nervosi e quindi distruggere i neuroni, causando così la malattia.
Durante la ricerca è stato possibile appurare, grazie a dei test effettuati su topi di laboratorio che somministrando integratori di vitamina A negli stessi topi con delle carenze, le capacità miglioravano notevolmente, mentre non mutavano nei topi cui non erano stati somministrati integratori.
Se è vero che la carenza della stessa vitamina A causa gravi danni sullo sviluppo neurocognitivo del feto, è altre sì vero che anche l’abuso tramite integratori può essere responsabile di malformazioni e anomalie fetali ed è assolutamente necessario attenersi alle indicazioni del ginecologo o del medico curante prima di assumere qualsiasi integratore. Il giusto equilibrio si trova in un’alimentazione varia e ricca di tutti gli elementi necessari per soddisfare il fabbisogno della donna nel delicato periodo della gravidanza.
La somministrazione della vitamina A nel periodo neonatale ai piccoli in cui è stata riscontrata una carenza, è invece considerata benefica per ridurre il livello di beta-amiloide, e ridurre al minimo il rischio di sviluppare la malattia. La somministrazione, per garantire i migliori risultati, deve avvenire quanto prima.
Fonte http://www.maternita.it/alzheimer-prevenzione-inizia-nel-pancione.html
L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa subdola, che causa la graduale perdita di memoria e causa l’ incapacità di ragionare. Se fino ad oggi è stato impossibile avere delle indicazioni circa la prevenzione, grazie al professor Weihong Song sarà possibile mettere le basi per un’importante prevenzione a lungo termine.
La Vitamina A e l’Alzheimer
Dagli studi effettuati da Weihong Song, professore di psichiatria e ricercatore dell’University Of Britush Columbia, la possibilità di sviluppare in tarda età la malattia dell’Alzheimer sarebbe condizionata da una carenza di vitamina A durante i nove mesi della gestazione.
Questo perché, come spiega il professore, tale vitamina è fondamentale per lo sviluppo del sistema neurologico del feto e anche una lieve carenza aumenta la produzione di beta-amiloide, accusata di dare le basi alle placche capaci di impedire il passaggio degli impulsi nervosi e quindi distruggere i neuroni, causando così la malattia.
Durante la ricerca è stato possibile appurare, grazie a dei test effettuati su topi di laboratorio che somministrando integratori di vitamina A negli stessi topi con delle carenze, le capacità miglioravano notevolmente, mentre non mutavano nei topi cui non erano stati somministrati integratori.
Se è vero che la carenza della stessa vitamina A causa gravi danni sullo sviluppo neurocognitivo del feto, è altre sì vero che anche l’abuso tramite integratori può essere responsabile di malformazioni e anomalie fetali ed è assolutamente necessario attenersi alle indicazioni del ginecologo o del medico curante prima di assumere qualsiasi integratore. Il giusto equilibrio si trova in un’alimentazione varia e ricca di tutti gli elementi necessari per soddisfare il fabbisogno della donna nel delicato periodo della gravidanza.
La somministrazione della vitamina A nel periodo neonatale ai piccoli in cui è stata riscontrata una carenza, è invece considerata benefica per ridurre il livello di beta-amiloide, e ridurre al minimo il rischio di sviluppare la malattia. La somministrazione, per garantire i migliori risultati, deve avvenire quanto prima.
Fonte http://www.maternita.it/alzheimer-prevenzione-inizia-nel-pancione.html
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