Infezioni genitali: frequenti e fastidiose, riguardano prima o poi la gran parte delle donne. Si tratta di disturbi che si possono curare, ma bisogna chiedere l'aiuto di uno specialista per individuarle e trattarle. Ma quali sono, che tipo di problemi danno e come si risolvono? Ce lo spiega dottor Filippo Murina, responsabile del servizio di patologia vulvare dell'Ospedale Buzzi di Milano.
Quali sono le infezioni genitali più frequenti per le donne?
Le più frequenti infezioni genitali sono la candidosi e la vaginosi batterica.
Circa il 90% delle donne nell’arco della propria vita sperimenta una vulvo-vaginite da candida, ed attorno al 10% va incontro ad una forma ricorrente con almeno quattro episodi annuali. La vaginosi batterica è molto frequente ed in particolare ha elevata tendenza a recidivare dopo una cura.
Cos'è la candida?
La candida tipicamente dà un prurito genitale con abbondanti perdite vaginali. Sovente è presente un arrossamento con talora gonfiore, è inoltre possibile avere bruciore per la presenza di piccoli taglietti, ancora più dolenti dopo la minzione. Nelle forme ricorrenti i sintomi possono essere meno eclatanti, ma domina il prurito ciclico, soprattutto premestruale, con delle perdite di lieve entità e dolore nei rapporti sessuali.
E la vaginosi batterica?
Nella vaginosi batterica la sintomatologia principale è rappresentata da perdite vaginali maleodoranti (odore di “pesce”) e lieve bruciore. Le secrezioni sono molto disturbanti e tendono ad essere più frequenti in fase post-mestruale.
A cosa sono dovute queste infezioni genitali?
Entrambe le infezioni sono legate ad un’alterazione dell’ambiente vaginale, dove l’equilibrio protettivo dei germi “buoni” (i lattobacilli), viene sostituito dalla prevalenza aggressiva di funghi (come nella candida) o di batteri.
Come si cura la candida?
La terapia della candidosi prevede l’uso di farmaci anti-fungini (detti antimicotici), che possono essere assunti sia per via orale (ad esempio il fluconazolo) che attraverso ovuli o creme vaginali (a base di clotrimazolo o fenticonazolo). Solitamente cicli di cura di 3-5 giorni sono sufficienti a risolvere il problema. Nelle forme ricorrenti è necessario protrarre, a scopo preventivo, la terapia anche per periodi lunghi.
La vaginosi batterica come si cura?
Nella vaginosi batterica l’uso di preparati antibiotici solitamente per via vaginale (metronidazolo o clindamicina) sono utili nel ridurre i sintomi dell’infezione.
Come evitiamo la ricomparsa delle infezioni genitali?
In entrambe le condizioni l’utilizzo di lattobacilli di vario tipo e formulazione sono fondamentali nel prevenire la comparsa di recidive.
Come si prevengono queste infezioni?
Una dieta a ridotto contenuto di zuccheri e lieviti è utile nel ridurre le recidive di candida, senza comunque che questi porti ad un atteggiamento di assoluta esclusione dal proprio regime alimentare. Norme igienico-comportamentali adeguate, quali l’uso di detergenti intimi clinicamente testati o l’evitare indumenti molto aderenti o biancheria intima non di cotone, favoriscono un ambiente genitale che può predisporre alla comparsa sia di vaginosi che di candidosi.
Fonte http://magazinedelledonne.it/ginecologia/content/2172194-infezioni-genitali-dalla-candida-alla-vaginosi
Quali sono le infezioni genitali più frequenti per le donne?
Le più frequenti infezioni genitali sono la candidosi e la vaginosi batterica.
Circa il 90% delle donne nell’arco della propria vita sperimenta una vulvo-vaginite da candida, ed attorno al 10% va incontro ad una forma ricorrente con almeno quattro episodi annuali. La vaginosi batterica è molto frequente ed in particolare ha elevata tendenza a recidivare dopo una cura.
Cos'è la candida?
La candida tipicamente dà un prurito genitale con abbondanti perdite vaginali. Sovente è presente un arrossamento con talora gonfiore, è inoltre possibile avere bruciore per la presenza di piccoli taglietti, ancora più dolenti dopo la minzione. Nelle forme ricorrenti i sintomi possono essere meno eclatanti, ma domina il prurito ciclico, soprattutto premestruale, con delle perdite di lieve entità e dolore nei rapporti sessuali.
E la vaginosi batterica?
Nella vaginosi batterica la sintomatologia principale è rappresentata da perdite vaginali maleodoranti (odore di “pesce”) e lieve bruciore. Le secrezioni sono molto disturbanti e tendono ad essere più frequenti in fase post-mestruale.
A cosa sono dovute queste infezioni genitali?
Entrambe le infezioni sono legate ad un’alterazione dell’ambiente vaginale, dove l’equilibrio protettivo dei germi “buoni” (i lattobacilli), viene sostituito dalla prevalenza aggressiva di funghi (come nella candida) o di batteri.
Come si cura la candida?
La terapia della candidosi prevede l’uso di farmaci anti-fungini (detti antimicotici), che possono essere assunti sia per via orale (ad esempio il fluconazolo) che attraverso ovuli o creme vaginali (a base di clotrimazolo o fenticonazolo). Solitamente cicli di cura di 3-5 giorni sono sufficienti a risolvere il problema. Nelle forme ricorrenti è necessario protrarre, a scopo preventivo, la terapia anche per periodi lunghi.
La vaginosi batterica come si cura?
Nella vaginosi batterica l’uso di preparati antibiotici solitamente per via vaginale (metronidazolo o clindamicina) sono utili nel ridurre i sintomi dell’infezione.
Come evitiamo la ricomparsa delle infezioni genitali?
In entrambe le condizioni l’utilizzo di lattobacilli di vario tipo e formulazione sono fondamentali nel prevenire la comparsa di recidive.
Come si prevengono queste infezioni?
Una dieta a ridotto contenuto di zuccheri e lieviti è utile nel ridurre le recidive di candida, senza comunque che questi porti ad un atteggiamento di assoluta esclusione dal proprio regime alimentare. Norme igienico-comportamentali adeguate, quali l’uso di detergenti intimi clinicamente testati o l’evitare indumenti molto aderenti o biancheria intima non di cotone, favoriscono un ambiente genitale che può predisporre alla comparsa sia di vaginosi che di candidosi.
Fonte http://magazinedelledonne.it/ginecologia/content/2172194-infezioni-genitali-dalla-candida-alla-vaginosi
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