Quale madre non farebbe di tutto per la salute del proprio bambino? Un impegno che inizia già durante la gravidanza: attenzione per la dieta, una lunga lista di alimenti da evitare e un po’ di attività fisica.
Ah, e ovviamente anche un bell’integratore multivitaminico, fondamentale per assicurare il corretto sviluppo del feto e la salute della mamma. E allora, chi più ne ha più ne metta: vitamina B1, B2, B3, B6, B12, ma anche C, D, E, K, acido folico, e poi minerali essenziali come iodio, magnesio, ferro, rame, zinco e selenio.
Questo almeno è quello che dicono molte pubblicità e molte siti dedicati alle neomamme. Peccato però che si tratti solamente di uno spreco di soldi: stando a una metanalisi pubblicata sulla rivista Drug and Therapeutics Bulletin infatti, gli integratori multivitaminici sarebbero completamente inutili in gravidanza.
Le future mamme, raccomandano gli specialisti nello studio, devono quindi imparare a resistere a slogan e proclami pubblicitari che propongono gli integratori come una necessità.
Per una gravidanza normale (in assenza quindi di patologie che possono richiedere particolari accorgimenti nutrizionali, che devono ovviamente essere valutate da un medico) è sufficiente seguire una dieta sana.
Con due eccezioni: l’acido folico, che sembra effettivamente importante per ridurre il rischio di malformazioni (il Ministero della Salute raccomanda di assumerne 0,4 mg al giorno), e la vitamina D (che il nostro Ministero della Salute raccomanda solamente per donne di carnagione particolarmente scura, per donne che non prendono mai il sole o che seguono una dieta particolarmente povera di vitamina D).
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