Da un punto di vista alimentare e nutrizionale, si sostiene spesso che una donna incinta debba mangiare per due: questo è sicuramente un luogo comune, un pensiero portato avanti dalle generazioni di mamme e nonne che hanno sempre ritenuto che una donna in dolce attesa dovesse mangiare molto di più rispetto ad una donna che non aspetta un bebè.
Tuttavia, se l’eccesso da un lato è da condannare – infatti, fior fiori di ginecologi sostengono che una alimentazione troppo eccessiva potrebbe essere dannosa per il piccolo sia sul breve che sul lungo termine – dall’altro lato sarebbe sbagliato privarsi di tutti quegli elementi nutritivi importanti per un essere umano e ancor di più per una gestante.
Attenzione, però: questo non significa necessariamente che la dieta vegetariana in gravidanza debba essere considerata dannosa. Anzi: secondo quanto emerge da un recente convegno Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, i ginecologi sostengono che, se seguita con criterio, una dieta vegetariana non è dannosa per la gestante, né per il bambino.
Il requisito fondamentale, però, è che questa dieta sia controllata ed equilibrata: le proteine presenti in carne e pesce devono essere sostituite da proteine vegetali, da alimenti ricchi di fibre, di ferro e di omega 3. Si dovrebbero quindi preferire i legumi (ancor meglio se fagioli e lenticchie), la frutta secca, il cacao amaro, e la crusca di frumento.
In conclusione, quindi, una dieta vegetariana in gravidanza non è in sé dannosa, purché essa venga controllata e gestita da persone esperte e qualificate e purché non si alimenti troppo il fai da te.
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