giovedì 10 marzo 2016

Emorragie post parto, nessun rischio per la fertilità

        L'emorragia post parto (o post partum) è definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come “la perdita di più di 500 millilitri di sangue entro le 24 ore seguenti al parto”. Nei paesi in via di sviluppo rappresenta la prima causa di mortalità per le donne in gravidanza, e negli ultimi anni, a causa di una alta esposizione ai fattori di rischio e a un maggior numero di cesarei, i casi sono in aumento anche nel Regno Unito, dove è stato effettuato il nuovo studio.

        I ricercatori dell'Aubereen Maternity Hospital hanno preso in esame 34.334 donne alla prima gravidanza, monitorate per un periodo minimo di cinque anni tra il 1986 e il 2005. Il 10% delle pazienti ha avuto un'emorragia post parto durante lo studio, una complicazione fortemente associata a fattori di rischio come l'età avanzata, il fumo di sigaretta e un alto valore di indice di massa corporea. I ricercatori hanno quindi verificato quante delle donne incluse nello studio avessero poi portato a termine con successo una seconda gravidanza.

        Dall'analisi dei dati è emerso che un'emorragia avvenuta a seguito di un parto spontaneo non influenza la fertilità e la probabilità di successo delle gravidanze seguenti. Nel caso di complicazione a seguito di un cesareo, invece, il 41,5% delle donne non è riuscito ad avere un secondo figlio, contro il 36,8% di quelle che avevano subito un cesareo non accompagnato da un'emorragia. 

        Lo studio ha mostrato inoltre che, indipendentemente dalla causa della perdita di sangue, un'emorragia durante il primo parto aumenta di quasi tre volte la probabilità che l'evento si ripeta nel secondo parto.

Fonte: "Outcomes of pregnancy following postpartum haemorrhage", G Fullerton1,*, PJ Danielian1, S Bhattacharya2; Article first published online: 23 JAN 2013; DOI: 10.1111/1471-0528.12120

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