Secondo i ricercatori questi risultati sono una novità, anche se concordano con il filone di studi che avevano verificato gli effetti negativi delle modifiche dei ritmi circadiani durante gli ultimi mesi della gravidanza. Se i dati verranno confermati da nuove ricerche, sottolineano gli autori, le implicazioni non dovranno essere trascurate né dalle donne in cerca di una gravidanza né dai loro datori di lavoro, e sarà necessario un impegno comune per elaborare turni di lavoro più adatti a preservare buone condizioni di salute.
"Sebbene lo studio dimostri l'associazione negativa tra il lavoro a turni e la salute riproduttiva, non abbiamo provato la relazione di causa-effetto", ha dichiarato Stocker. "Negli esseri umani, infatti, gli effetti a lungo termine delle modifiche dei ritmi circadiani sono difficili da studiare. È stato tuttavia verificato che dormire troppo poco o in modo poco regolato crea disturbi a livello biologico anche sul breve periodo, facendo perdere la sincronia con il proprio orologio interno".
Secondo la ricercatrice, una possibile spiegazione dei risultati ottenuti potrebbe essere l'effetto che la compromissione dei ritmi circadiani ha sulle funzioni biologiche dei cosiddetti “clock genes”, la cui attività è associata a cambiamenti delle funzioni biologiche.
Fonte http://www.news_pma/801/il-lavoro-notturno-fa-male-alla-fertilita
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