Il BPA si trova in bottiglie, lattine e tappi: facile quindi entrarci in contatto nella vita di tutti i giorni. Numerose ricerche ne hanno già messo in luce gli effetti nocivi sulla salute umana, ma lo studio coordinato da Catherine Rakowsky dell’Assisted Reproductive Technologies Laboratory del Brigham and Women’s Hospital, è il primo che ha cercato di capire se l’esposizione a questo composto possa avere conseguenze specifiche sulla fertilità.
L’autrice e il suo team hanno effettuato la loro ricerca su un campione di 352 ovuli, provenienti da 121 donne che si erano sottoposte alla fertilizzazione in vitro (IVF) tra il 2011 e il 2012. Tutti gli ovuli delle pazienti sono stati esposti a vari livelli di BPA ad esclusione di un ovocita per ciascuna donna, che è stato conservato intatto, senza venire dunque a contatto con alcun tipo di sostanza, per poter fare da campione di controllo.
Dopo l’esposizione, i ricercatori hanno controllato le condizioni degli ovuli. Rispetto a quelli che non erano venuti a contatto con il bisfenolo A, gli ovociti esposti alla sostanza hanno raggiunto la maturazione in numero minore e molti sono stati i casi di attivazione spontanea (un processo anormale in cui un ovulo non fertilizzato si comporta come se lo fosse).
Come conferma l’autrice, l’esposizione al BPA può inibire la maturazione degli ovuli e anche comprometterla, e questi nuovi dati aggiungono prove evidenti all’impatto che la sostanza può avere sulla salute umana. Per avere ulteriori conferme, tuttavia, saranno necessarie in futuro ricerche su campioni più numerosi di ovuli.
I ricercatori raccomandano comunque di evitare per quanto possibile l’acquisto di prodotti che potrebbero contenere BPA, come le lattine, e sconsigliano di usare contenitori di plastica nel microonde e in lavastoviglie: temperature alte e detergenti aggressivi, infatti, aumentano il rilascio della sostanza.
Fonte http://www.news_pma/807/gli-effetti-del-bisfenolo-a-sulla-fertilita
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