Ogni anno circa 50.000 coppie nel Regno Unito e 1 milione di coppie in tutto il mondo, si sottopongono a trattamenti per la fertilità. Ad una su 3 coppie viene diagnostica un’infertilità detta inspiegata o idiopatica, cioè quando i medici non riesco a trovare qualcosa di patologico per il partner maschile o per quello femminile dopo tutte le indagini fatte.
La Professoressa Sheena Lewis e suoi collaboratori dalla Facoltà di Medicina e Scienze Biomediche della Queen University di Belfast al Queen’s ha riscontrato che su un campione di 500 coppie che presentavano infertilità inspiegata che circa l'80% di queste avevano tutte un’alterazione in comune: una percentuale elevata di danno al DNA degli spermatozoi (frammentazione del DNA) contenuti nel liquido seminale dei partner maschili. Questa valutazione può aiutare molte coppie a cercare migliori opzioni di trattamento, impedendoli così di sprecare tempo, denaro ed emozioni.
La frammentazione del DNA spermatico è la manifestazione di un danno provocato dalla presenza elevata di sostanze ossidanti (ROS) che provengono dall’ambiente esterno o che vengono prodotte nell’organismo stesso.
Lo studio descritto, oltretutto, è il primo a presentare prove che suggeriscono come la probabilità di concepire, dopo Fecondazione in vitro sia legato alla quantità di spermatozoi con DNA danneggiato nel liquido seminale di un uomo. Si è evidenziato, che la presenza nel liquido seminale di una piccola quantità di spermatozoi con frammentazione del DNA (meno del 15% di spermatozoi) è considerata normale, ma se il danno raggiunge più del 25-29 % degli spermatozoi le probabilità di avere una gravidanza si riducono molto.
E’ un test valutativo che qualora riscontri valori alterati permette al medico di dare all’uomo delle cure che lo aiutano a migliorare la qualità degli spermatozoi, diminuendo la formazione di spermatozoi con DNA frammentato. Queste terapie con antiossidanti, nei casi meno severi, possono anche dare la possibilità di avere una gravidanza spontanea e non dover ricorrere necessariamente alla riproduzione assistita.
L’analisi delle frammentazioni del DNA spermatico è un test particolare che si fa da pochissimi anni su liquido seminale e permette di evidenziare una parte , ma non tutto , della salute interna dello spermatozoo. Infatti non è però in grado di valutare eventuali danni più complessi come quelli cromosomici a carico del DNA del nucleo dello spermatozoo.
L’importanza di questo studio sta nel fatto che le coppie hanno maggiore possibilità di trovare prima i trattamenti più adatti all’infertilità inspiegata ed andrologica con conseguente riduzione dei tempi di attesa e miglioramento delle opportunità di successo.
Con un milione di coppie in tutto il mondo che richiedono trattamenti di fertilità, questi recenti risultati della ricerca scientifica suscitano nuove speranze di avere una famiglia più completa.
Fonte rivista online Reproductive BioMedicine
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