Circa un quarto delle pazienti che si sottopongono a trattamenti di PMA interrompe le cure prematuramente, quando avrebbe ancora buone probabilità di successo. A suggerirlo è uno studio condotto da Reproductive Medicine Associates di New York e presentato ieri al meeting annuale della Society for Reproductive Medicine (ASRM) dalla azienda biotech Celmatix.
Lo studio, condotto su un dataset di oltre 6.000 pazienti, ha evidenziato che il 70 per cento delle pazienti concepisce entro il secondo ciclo. Ma per il restante 30 per cento di donne ci sono ancora buone probabilità di successo: più della metà (60%) riesce infatti ad avviare una gravidanza sottoponendosi ad altri due cicli di trattamento.
Fonte: Patients Discontinue Assisted Reproductive Technology (ART) Too Early: The Results of a Large Multiyear Cohort Study.
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