L’uomo in genere esegue solo lo spermiogramma, una spermiocoltura ed un ecocolordoppler testicolare. In realtà noi non possiamo dire che quel seme sia in grado di fecondare anche se appare normale, perché dovremmo vedere il suo comportamento mediante una fecondazione in vitro per dire veramente che i suoi spermatozoi non penetrano l’ovocita. Anzitutto è bene eseguire lo spermiogramma più di una volta e in centri veramente qualificati dove svolgere approfonditamente queste analisi. Non devono, infatti, essere affidati a qualsiasi laboratorio. Inoltre, in questi casi una visita andrologica è indicata. Oggi ci sono indagini ancora più approfondite che possono essere eseguite sugli spermatozoi, come il “test di frammentazione del DNA” ed il cosiddetto “test di maturità”, che sembrano correlati alla capacità di fecondare. Non dimentichiamo la ricerca degli anticorpi antispermatozoo ed il post-coital test che può aggiungere qualcosa alle "indagini" svolte.
Per quanto riguarda la donna, in genere si fa il monitoraggio follicolare dell’ovulazione, gli esami ormonali nei giorni giusti, l’isterosalpingografia o l’isterosonosalpingografia, l’isteroscopia, sovente il post-coital test e qualche volta la laparoscopia. Spesso però si giunge ad una diagnosi di infertilità inspiegata senza quest’ultimo esame, che è un modo diretto di vedere gli organi interni (anche se invasivo, perché comporta un vero intervento chirurgico con anestesia e ricovero). In realtà con la laparoscopia si vedono bene e direttamente le ovaie, l’utero e le tube, dalle quali fuoriesce il liquido che iniettiamo, per capire se sono pervie. Ma anche così non possiamo vedere come sono le tube internamente, perché ne osserviamo solo la superficie esterna. Le tube sono organi complessi al loro interno, perché dotati di muscolatura e ciglia vibratili, che potrebbero non funzionare bene pur essendo pervie.
Inoltre la stessa ecografia tridimensionale dell’utero può essere molto utile. A volte viene trascurata la tiroidein questo insieme di esami. Eppure anche questa deve essere ben valutata, perché risultati ormonali che sembrano fisiologici, in realtà per la riproduzione sono patologici e possono causare infertilità o poliabortività. Altri esami, come alcuni sulla coagulazione e lo studio di numerosi anticorpi, possono indicare una via di intervento. Un buon centro o medici specialisti sono in grado di eseguire tutti questi esami ed altri in pochi mesi.
E’ comprensibile che si voglia capire talvolta testardamente perché non si riesce ad avere un figlio. E’ difficile ammettere che nonostante tutti i progressi tecnici la medicina non sia in grado di trovare la causa dell’infertilità. Anche noi medici non siamo contenti di questa realtà: sappiamo che la causa c’è ma…non si vede, cioè non abbiamo gli strumenti per identificarla . In ogni caso il consiglio è quello di non perdere troppo tempo a cercare necessariamente una causa all’infertilità. Anche se le cause non si sono trovate è bene, specie se l’età della donna non è giovane, passare subito alla terapie che, anche per l’infertilità inspiegata, ci sono e possono dare ottimi risultati.
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