Questa anomalia è caratterizzata dalla presenza di una lieve insellatura del profilo fundico della cavità uterina ossia della sua parte superiore. Ad una visione esterna dell’organo esso può apparire normale o mostrare solo una lieve depressione centrale. E’ l’anomalia dei genitali interni femminili di più frequente riscontro, non dà alcun fastidio e in genere è diagnosticata casualmente durante una isterosalpingografia o una isteroscopia. L’ecografia normale può indicarne l’esistenza ma va poi distinta dall’utero setto che le assomiglia. La diagnosi che differenzia l’una dall’altra si può fare con un’ecografia tridimensionale associata all’isteroscopia.
L’utero arcuato non si collega ad un quadro clinico particolare, cioè non si può parlare di malattia ma solo di una variante normale della forma dell’utero. Non è certo infatti che abbia un reale impatto sulla capacità riproduttiva della donna. Nelle pazienti che presentano questa anomalia il 95% rimane in gravidanza naturalmente. Al contrario, la capacità di portare avanti la gravidanza sembra ridotta a causa di un più elevato rischio di aborto precoce e, nelle gravidanze che giungono a termine, sembrano più frequenti le complicanze ostetriche. Nella stragrande maggioranza dei casi, tuttavia, non è indicato nessun trattamento. Solo raramente può essere preferibile correggere per via isteroscopica lo sperone del fondo uterino.
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