La fecondazione in vitro (FIVET) è una procedura abbastanza comune oggi giorno. Circa 4,5
milioni di bambini sono nati con l’aiuto dei trattamenti di fecondazione in vitro. Questo metodo
di fecondazione assistita è considerata una tecnica efficace e sicura. Ma è veramente
paragonabile al concepimento naturale e al parto?
E’ ben noto che durante la fecondazione in vitro, gli ovociti e lo sperma vengono uniti in una
provetta di vetro da laboratorio per consentire la fecondazione dell’ ovulo. Questo avviene
quando ci sono ragioni mediche che rendono impossibile concepire un bambino in modo
naturale. Utilizzando il programma di fecondazione in vitro, la paziente ha la possibilità di
fecondare i propri ovociti con lo sperma del marito, oppure con quello di un donatore di
gameti. Come risultato, un certo numero di ovociti fecondati (embrioni) viene trasferito
nell'utero per avviare la gravidanza.
I farmaci e le procedure necessarie per la fecondazione in vitro raramente comportano
problemi o complicazioni. Le pazienti devono essere consapevoli, tuttavia, che le iniezioni
possono provocare lividi, e l’iperstimolazione ovarica causata da questi farmaci può portare ad
effetti collaterali, come disagio, gonfiore e in alcuni casi, la sindrome da iperstimolazione
ovarica. Tuttavia tali effetti collaterali non dipendono dalla professionalità del medico, ma solo
dalla tolleranza della paziente. E 'piuttosto importante informare il proprio medico riguardo le
reazioni allergiche, la tolleranza di farmaci e altre informazioni che possono essere importanti e
utili durante la FIVET.
La procedura di fecondazione in vitro non comporta difetti di nascita, e l'incidenza di aborti
spontanei è la stessa che si ottiene nelle gravidanze durante l’ età media (circa il 20 per cento).
le gravidanze extrauterine o nelle tube sono rare. La nascita di gemelli è lievemente di ordine
superiore alla norma, in genere possono verificarsi gravidanze multiple per una paziente su
quattro. In caso di gravidanze multiple (tre o più feti) i medici di solito consigliano un embrio
riduzione. Si tratta di una procedura utilizzata per ridurre il numero di feti in una gravidanza
multipla, solitamente il numero si riduce a due. Nel caso in cui la gravidanza coinvolge tre o più
feti, aumentano i rischi di aborto spontaneo, di nati prematuri, e di alcune disabilità, per ogni
feto aggiuntivo. Quindi, dal punto di vista clinico, è consigliata una riduzione di gravidanza.
Approfondendo gli studi di un gran numero di casi di fecondazione in vitro e tenendo conto del
lato pratico della storia della FIVET, gli specialisti della fertilità affermano con certezza che non
vi siano rischi gravi e pericolosi conducendo questi programmi. I medici informano degli unici
rischi plausibili durante la conduzione di fecondazione in vitro che sono in particolare la
sindrome da iperstimolazione ovarica e gravidanze multiple. Tuttavia il medico può ridurre al
minimo il rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica monitorando da vicino le ovaia e i
livelli ormonali durante il trattamento.
Il rischio di concepire una gravidanza multipla è direttamente correlato al numero di embrioni
trasferiti nell'utero di una donna. Le gravidanze multiple sono ad alto rischio sia per la madre
che per il feto. Pertanto il medico prende in considerazione diversi aspetti, consigliando quanti
embrioni sarebbe meglio trasferire durante la fecondazione in vitro.
Così, per una donna sopra i 35 anni, per massimizzare le sue possibilità di concepire con le
proprie ovaia e portando a termine una gravidanza sana, è consigliabile trasferire più embrioni
rispetto ad una donna più giovane. In ogni caso, a causa dei rischi di gravidanze multiple, gli
esperti raccomandano di limitare il numero di embrioni trasferiti. Il medico consiglia un certo
numero di embrioni da trasferire basandosi sulla vostra età e sulla situazione specifica.
Le donne che superano i 40 anni, sono soggette ad un alto tasso di perdita di embrioni quando
utilizzano i propri ovociti. In alternativa, le donne più anziane possono scegliere di utilizzare
ovuli di donatrici più giovani e sane. Quando una donna usa ovuli donati, gli esperti fanno
riferimento all'età della donatrice per decidere quanti embrioni trasferire.
Possiamo confermare che la procedura di fecondazione in vitro è molto popolare tra le coppie
infertili in tutto il mondo; non è pericolosa e dà alle persone con problemi di feritilità
l'opportunità unica di diventare genitori.
La fecondazione in vitro può essere un’ opzione di trattamento se le tube di Falloppio di una
donna sono mancanti o bloccate, se una donna ha endometriosi severa, nel caso in cui l'uomo
ha una riserva spermatica bassa, in casi in cui l'inseminazione artificiale o intrauterina non ha
avuto successo, o in casi di infertilità inspiegata duratura.
La FIVET può essere fatta utilizzando ovuli donati per le donne che non possono produrre le
proprie uova a causa dell'età avanzata o altre cause di infertilità.
Non abbiate paura di effettuare una procedura di fecondazione in vitro e ricordate che una
donna può mettere a rischio la propria fertilità considerando altri fattori, come ad esempio le
sue abitudini, i suoi comportamenti quotidiani, ed anche il modo in cui esegue le
raccomandazioni dei medici. Ad esempio, il fumo ha un effetto dannoso sulla fertilità e la
gravidanza. Il fumo riduce la possibilità che la fecondazione in vitro funzionerà. Il fumo può
anche influenzare la salute del feto. Quindi fate attenzione a prendervi cura della propria salute
e quella del futuro bambino.
milioni di bambini sono nati con l’aiuto dei trattamenti di fecondazione in vitro. Questo metodo
di fecondazione assistita è considerata una tecnica efficace e sicura. Ma è veramente
paragonabile al concepimento naturale e al parto?
E’ ben noto che durante la fecondazione in vitro, gli ovociti e lo sperma vengono uniti in una
provetta di vetro da laboratorio per consentire la fecondazione dell’ ovulo. Questo avviene
quando ci sono ragioni mediche che rendono impossibile concepire un bambino in modo
naturale. Utilizzando il programma di fecondazione in vitro, la paziente ha la possibilità di
fecondare i propri ovociti con lo sperma del marito, oppure con quello di un donatore di
gameti. Come risultato, un certo numero di ovociti fecondati (embrioni) viene trasferito
nell'utero per avviare la gravidanza.
I farmaci e le procedure necessarie per la fecondazione in vitro raramente comportano
problemi o complicazioni. Le pazienti devono essere consapevoli, tuttavia, che le iniezioni
possono provocare lividi, e l’iperstimolazione ovarica causata da questi farmaci può portare ad
effetti collaterali, come disagio, gonfiore e in alcuni casi, la sindrome da iperstimolazione
ovarica. Tuttavia tali effetti collaterali non dipendono dalla professionalità del medico, ma solo
dalla tolleranza della paziente. E 'piuttosto importante informare il proprio medico riguardo le
reazioni allergiche, la tolleranza di farmaci e altre informazioni che possono essere importanti e
utili durante la FIVET.
La procedura di fecondazione in vitro non comporta difetti di nascita, e l'incidenza di aborti
spontanei è la stessa che si ottiene nelle gravidanze durante l’ età media (circa il 20 per cento).
le gravidanze extrauterine o nelle tube sono rare. La nascita di gemelli è lievemente di ordine
superiore alla norma, in genere possono verificarsi gravidanze multiple per una paziente su
quattro. In caso di gravidanze multiple (tre o più feti) i medici di solito consigliano un embrio
riduzione. Si tratta di una procedura utilizzata per ridurre il numero di feti in una gravidanza
multipla, solitamente il numero si riduce a due. Nel caso in cui la gravidanza coinvolge tre o più
feti, aumentano i rischi di aborto spontaneo, di nati prematuri, e di alcune disabilità, per ogni
feto aggiuntivo. Quindi, dal punto di vista clinico, è consigliata una riduzione di gravidanza.
Approfondendo gli studi di un gran numero di casi di fecondazione in vitro e tenendo conto del
lato pratico della storia della FIVET, gli specialisti della fertilità affermano con certezza che non
vi siano rischi gravi e pericolosi conducendo questi programmi. I medici informano degli unici
rischi plausibili durante la conduzione di fecondazione in vitro che sono in particolare la
sindrome da iperstimolazione ovarica e gravidanze multiple. Tuttavia il medico può ridurre al
minimo il rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica monitorando da vicino le ovaia e i
livelli ormonali durante il trattamento.
Il rischio di concepire una gravidanza multipla è direttamente correlato al numero di embrioni
trasferiti nell'utero di una donna. Le gravidanze multiple sono ad alto rischio sia per la madre
che per il feto. Pertanto il medico prende in considerazione diversi aspetti, consigliando quanti
embrioni sarebbe meglio trasferire durante la fecondazione in vitro.
Così, per una donna sopra i 35 anni, per massimizzare le sue possibilità di concepire con le
proprie ovaia e portando a termine una gravidanza sana, è consigliabile trasferire più embrioni
rispetto ad una donna più giovane. In ogni caso, a causa dei rischi di gravidanze multiple, gli
esperti raccomandano di limitare il numero di embrioni trasferiti. Il medico consiglia un certo
numero di embrioni da trasferire basandosi sulla vostra età e sulla situazione specifica.
Le donne che superano i 40 anni, sono soggette ad un alto tasso di perdita di embrioni quando
utilizzano i propri ovociti. In alternativa, le donne più anziane possono scegliere di utilizzare
ovuli di donatrici più giovani e sane. Quando una donna usa ovuli donati, gli esperti fanno
riferimento all'età della donatrice per decidere quanti embrioni trasferire.
Possiamo confermare che la procedura di fecondazione in vitro è molto popolare tra le coppie
infertili in tutto il mondo; non è pericolosa e dà alle persone con problemi di feritilità
l'opportunità unica di diventare genitori.
La fecondazione in vitro può essere un’ opzione di trattamento se le tube di Falloppio di una
donna sono mancanti o bloccate, se una donna ha endometriosi severa, nel caso in cui l'uomo
ha una riserva spermatica bassa, in casi in cui l'inseminazione artificiale o intrauterina non ha
avuto successo, o in casi di infertilità inspiegata duratura.
La FIVET può essere fatta utilizzando ovuli donati per le donne che non possono produrre le
proprie uova a causa dell'età avanzata o altre cause di infertilità.
Non abbiate paura di effettuare una procedura di fecondazione in vitro e ricordate che una
donna può mettere a rischio la propria fertilità considerando altri fattori, come ad esempio le
sue abitudini, i suoi comportamenti quotidiani, ed anche il modo in cui esegue le
raccomandazioni dei medici. Ad esempio, il fumo ha un effetto dannoso sulla fertilità e la
gravidanza. Il fumo riduce la possibilità che la fecondazione in vitro funzionerà. Il fumo può
anche influenzare la salute del feto. Quindi fate attenzione a prendervi cura della propria salute
e quella del futuro bambino.
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