"Non mi piace l'utero in affitto, il pagamento che svilisce, che porta l'ombra dello sfruttamento. Ma c'è un'altra strada. C'è chi ha una tale generosità d'animo da offrirsi come culla, come madre surrogata. Per amore solo per amore. Così è stata mia madre, cosi avrebbe voluto fare anche mia sorella. Tutte e due erano pronte ad aiutarmi, disposte a portare in grembo il loro futuro nipote dopo che mi avevano tolto l'utero impedendomi il sogno di un figlio. Ecco questa potrebbe essere la via alternativa per aiutare chi non riesce a portare avanti una gravidanza, ma anche per i gay: quella di un'amica che si offre, dell'affetto, del legame, della generosità che porta a donarsi, a dare tutta te stessa per la persona cui vuoi bene"
Novella Esposito per quindici anni ha lavorato come ostetrica in un ospedale di Battipaglia, aiutando a far nascere quei piccoli che non riusciva ad avere con suo marito. Rivivendo ogni giorno in sala parto la frustrazione e la gioia che la vita le negava.
Qual'è la sua storia?
"Mi sono sposata giovane e a ventitrè anni sono rimasta incinta. Sono stati mesi felici, pieni di emozioni, pensieri, progetti. Poi il giorno del parto ci sono state delle complicazioni improvvise. Ho rischiato di morire, a me i medici hanno salvato la vita ma per la mia piccolina non c'è stato nulla da fare. E mi hanno tolto l'utero, mettendo una croce sui miei progetti di famiglia, rendendo impossibile una la gravidanza.
Da dove è arrivata la soluzione?
"Lavoro in un ospedale all'avanguardia, con un centro di fertilità. e così tra una chiacchiera e l'altra tra colleghi scopro che una possibilità c'è: in America e in Inghilterra ci sono donne che hanno partorito embrioni concepiti da altre coppie. Un esempio da copiare, e infatti di ragazze, di donne così generose ne ho incontrate anche in corsia da noi, sorelle, cugine, madri giovani pronte ad aiutare"
Ha chiesto lei aiuto a sua madre?
"Mia sorella si è subito offerta, ma era giovane, non ancora sposata, le ho detto di no. Mia madre invece non aveva neppure quarant'anni, mi aveva avuta giovanissima, ed è stata lei a candidarsi. Niente giri di parole, diretta, generosa istintiva come è sempre stata: mi ha detto: io ci sono, sarò quello che non hai perché cresca e nasca il tuo bambino".
Mesi si speranze e poi?
"Io e mio marito non avevamo problemi a concepire, così appena prodotti gli embrioni li hanno impiantati. Quattro volte abbiamo sperato, la gravidanza arrivava fino al terzo mese poi li perdeva sempre, nonostante la buona volontà, i bombardamenti ormonali. Così alla fine abbiamo lasciato perdere, la natura ha deciso per me, ma ho avuto la riprova di avere una famiglia forte, con legami veri, straordinari"
La nonna che partorisce la nipote, c'è chi dice: contro natura
"No, la nostra è semplicemente la prova di un grande amore familiare e materno. In tutti i sensi. Materno perché io, che di mestiere ho fatto per 15 anni nascere bambini come ostetrica in ospedale, ho sognato per anni inutilmente con mio marito un figlio tutto nostro. Materno perché mia madre, quando mi hanno operata rendendomi sterile, non ci ha pensato pur di aiutarmi ad avere una famiglia".
Non ha temuto un caos tra legami, sentimenti?
"No, era tutto chiaro per noi, ruoli e affetti. L'embrione ottenuto con la fecondazione assistita era frutto mio e di mio marito. Mia madre era quello che è sempre stata: una donna coraggiosa e altruista, accogliente, che ospitava dentro di sé il nipote per farlo nascere. E per legge era legittimo, la legge 40 che vieta la maternità surrogata è arrivata un anno dopo, nel 2004".
Ora torna la polemica sull'utero affitto. Che ne pensa?
"Io sono contraria a pagare una sconosciuta, ma penso che lo Stato dovrebbe consentire tra madri e sorelle, amiche o cugine come accade in altri Paesi, di darsi un aiuto quando la natura ti strappa ogni speranza di diventare mamma. Se avessi avuto problemi ai reni, mia madre mi avrebbe dato il suo. Che differenza c'è?".
Molti gay usano l'utero in affitto per avere figli.
"Io sono un'istintiva per me è importante che le cose vengano fatte con
Fontehttp://www.repubblica.it/cronaca/2015/12/05/news/maternita_surrogata_no_all_affitto_ma_si_all_utero_in_dono_ancher_per_gay_-128870022/
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