In tutte le cliniche e nel 99% dei casi, la donatrice e il donatore possono essere scelti in funzione dell’etnia e dei tratti somatici della richiedente e/o del suo eventuale partner.
Questo per scongiurare o perlomeno diminuire considerevolmente l’eventuale impatto traumatico derivante dal ricorso a questa tecnica per la beneficiaria.
In questo modo, la paziente e l’eventuale partner avranno la possibilità di avere dei figli a loro simili, quasi come se gli ovociti o il lquido seminale fossero veramente i loro.
In alcune nazioni, chi esegue la fecondazione eterologa, ha lapossibilità di farsi donare gli ovociti o lo sperma da un familiare, in genere le donazioni avvengono da parte di una sorella o un fratello più giovane.
Si può sapere l’identità di chi dona?
Di solito il centro di fecondazione assistita assicura l’anonimato a donatrici e donatori. In Italia invece è sempre così in quanto l’anominato è sottoscritto dalla Legge. Inoltre, sono permesse:
- PGD (Diagnosi preimpianto)
- PGS (Screening genetico preimpianto)
- *Gender selection (Scelta del sesso del bambino)
*La scelta del sesso è permessa solo nel caso in cui sia legata ad un eventuale rischio malattie per il nascituro. In tutti gli altri casi non è permessa, poiché, in Europa è classificata come una pratica di eugenetica.
Requisiti delle donatrici e donatori
In genere le donatrici e i donatori scelti per partecipare al programma di fecondazione eterologa tramite ovodonazione, devono possedere i seguenti requisiti:
- Età compresa fra i 20 e i 32 anni (solo per le donatrici)
- Godere di ottima salute
Ai fini dell’accettazione nel programma di fecondazione eterologa, non è importante se i donatori hanno già dei figli o meno o se in passato hanno già effettuato donazioni.
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