Con gli anni, sono stati sviluppati alcuni modelli matematici per identificare se due embrioni trasferiti allo stesso tempo agiscono in modo indipendente l’uno dall’altro quando si impiantano, o se interagiscono tra loro, e si è stabilito chiaramente che il modello di comportamento indipendente non coincide con i dati di migliaia di transfers. Di fatto, quando gli embrioni si trasferiscono insieme, il tasso di impianto per ognuno di loro è superiore a quello che si otterrebbe se ognuno fosse trasferito separatamente, cosa che indica che un modello di collaborazione o di gruppo è il più adeguato per spiegare l’osservazione empirica (Matorras et al, 2005; Williams et al, 2012).
Un lavoro recente (Matorras et al, 2013) suggerisce che, se si tiene conto della qualità dell’embrione (definita come buona, discreta o cattiva), la sinergia tra embrioni trasferiti continua a essere evidente.
Può darsi che il modello dell’impianto sia diverso quando si trasferiscono due embrioni di qualità media invece di trasferirne uno di alta qualità insieme a uno di bassa qualità, perfino se il tasso di impianto medio risultante è lo stesso.
Fino ad oggi, l’indicatore di potenziale di impiantazione di cui disponiamo più facilmente è la morfologia embrionale. Sebbene è vero, naturalmente, che ci sono embrioni con alta qualitá morfologica che non impianteranno e che si possono ottenere gravidanze sane con embrioni di bassa qualitám orfologica, in generale, quanto maggiore sia il punteggio morfologico di un embrione, maggiori saranno le sue possibilità di impiantare.
Ad esempio, se viene trasferito un embrione con un potenziale di impianto del 40% (cioé con un tasso di gravidanza in un SET di un 40%), e aggiungiamo un altro embrione con un potenziale di impianto sempre del 40%, avremo un tasso di gravidanza del 64%.
Se invece aggiungiamo al primo embrione un secondo di bassa qualità, con un potenziale di impianto del 10%, come nel caso presentato all’inizio, anche i tassi di gravidanza aumenteranno leggermente, dal 40% al 46%.
È evidente, quindi, che se abbiamo un embrione di cattiva qualità e non sappiamo cosa fare, il trasferimento non danneggerà le possibilità di gravidanza.
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