Poche cose come l’arrivo di una nuova vita riescono a destabilizzare l’equilibrio di coppia. Importa solo fino a un certo punto da quanto tempo state insieme, e quanto avete riflettuto prima di prendere la fatidica decisione di riprodurvi. L’enorme stress di prendersi cura di un altro essere umano, unito alla mancanza di sonno, ai fastidi del post partum e gli ormoni impazziti, fanno emergere nuovetensioni che in certi momenti sembrano prendere il sopravvento!
L’argomento sonno diventa ben presto una guerra, sempre che non facciate parte dell'esigua schiera composta dai genitori di neonati che dormono tutta la notte - ammesso che esistano. La battaglia si gioca intorno alla gara “chi dorme di più” o di meno, a seconda, e più nel dettaglio intorno alla questione: quante volte dovrebbe alzarsi, proporzionalmente, chi poi la mattina va al lavoro? Zero non è la risposta accettabile per schiere di neomamme in rabbiosa astinenza da sonno. Tu hai lavorato? Bene, io ho dormito 3 ore in due giorni, quindi stanotte ti alzi tu. E come ti permetti di russare in quel modo impedendomi di addormentarmi per quella misera mezz’ora che mi è concessa? Si lotta per la quantità e per la qualità del sonno, fino ad arrivare a patetici baratti, che possono arrivare alla promessa di prestazioni sessuali in cambio di un pisolino. Quanta energia sprecata!
Di pari passo al sonno viaggia la battaglia del lavoro. Chi lavora di più e, di conseguenza, chi dovrebbe aver diritto a dormire di più. Come viene pesato in termini lavorativi la cura di un neonato?
Quello che ha le parti basse devastate dal parto e il seno dolorante, probabilmente non è in vena di fare sesso, e non lo sarà per molto, molto tempo. Ere geologiche, secondo la percezione maschile. Il minimo sindacale per la percezione femminile.
Per quanto anche la donna lavoratrice generalmente abbia diritto a un periodo a casa dopo la nascita, la questione della responsabilità nelle faccende domestiche rimane nel limbo, finché non scoppia la lite. Lei è a casa per occuparsi del bambino, cercando nel contempo, possibilmente, di sopravvivere: è precisamente questo il motivo per cui accetta quasi passivamente di alzarsi 97 volte per notte, contro le 2 del neopadre lavoratore. Vuoi mica che si metta anche a ramazzare i pavimenti?
Se durante la settimana uno lavora e l’altro no, potrebbe anche filare tutto relativamente liscio in termini di divisione dei compiti. Ma poi arriva il weekend, che dovrebbe essere “free” per tutti e due, o così pensa la neomamma ottimista, che spesso va anche oltre: tutta la settimana me lo godo io, nel weekend almeno due ore al parco lo porterà, no? No. Perché il neopadre medio tende invece a dare per scontato che ci sia sempre una sola persona che alza le chiappe quando il piccolo piange nella sdraietta, e quella persona non è certo lui che lavora tutta la settimana. A proposito, tu cosa fai tutto il giorno?
Anche solo scongelare i bastoncini di pesce può essere una fatica immane per una che ha un neonato al collo e le suddette 3 ore di sonno alle spalle, e di qui emerge quasi subito la domanda spontanea: come fa a non apprezzare tutto ciò che faccio? Come fa a non accorgersi che ho trovato persino il tempo di pulire il bagno? Come si permette di lasciare ancora i calzini in giro? E la controparte maschile non è da meno: è così comprensivo da non notare la mise da scappata di casa che da un mese ha preso il posto dei vestiti alla moda, possibile che non si possa avere almeno una cena decente? Che ogni volta che varca la porta di casa la prima cosa che riceve è un neonato schiaffato in braccio, seguito da ordini a caso “devi cambiargli il pannolino e vedi di controllare che il body non si sia sporcato! Non come l’altra volta! Io vado a farmi una doccia!” Ciao: non pervenuto.
Insomma, quando c’è un neonato di mezzo piccole e grandi guerre casalinghe sono da mettere in conto: l’importante è cercare di mantenere un minimo di ironia e il senso della prospettiva. Non siete d’accordo anche voi?
Fonte http://www.pianetamamma.it/la-famiglia/la-coppia/tensioni-coppia-dopo-arrivo-neonato.html
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