Dall’aprile al giugno del 2015 l’anonimato dei donatori di gameti e ovuli per la fecondazione eterologa è stato violato. Ma non da un’attività di hackeraggio, bensì dal Centro nazionale dei trapianti, struttura del ministero della Salute italiano. In quei tre mesi, infatti, il Centro ha chiesto alle Regioni e alle strutture di procreazione medicalmente assistita i dati in chiaro dei donatori, da inoltrare addirittura via fax: nome, professione, stato civile, residenza. E non solo: sono stati richieste anche informazioni sulla circonferenza cranica e sulle eventuali malformazioni dei neonati da eterologa.
Il clamoroso svarione è stato denunciato dall’associazione Luca Coscioni ed è stato confermato dal Garante della privacy, che sta valutando la possibilità di comminare sanzioni amministrative. Secondo la Luca Coscioni, l’episodio è solo l’ennesimo tentativo del governo Renzi di disincentivare questa pratica, che è stata resa possibile da una sentenza della Corte Costituzionale – una delle tante che hanno bombardato la legge 40/2004 sulla procreazione assistita – ma che sta incontrando grandi difficoltà sul campo, soprattutto per la mancanza di donatori.
Fonte http://www.quimamme.it/con-il-pancione/2015/12/03/eterologa-privacy-dei-donatori-violata/
Il clamoroso svarione è stato denunciato dall’associazione Luca Coscioni ed è stato confermato dal Garante della privacy, che sta valutando la possibilità di comminare sanzioni amministrative. Secondo la Luca Coscioni, l’episodio è solo l’ennesimo tentativo del governo Renzi di disincentivare questa pratica, che è stata resa possibile da una sentenza della Corte Costituzionale – una delle tante che hanno bombardato la legge 40/2004 sulla procreazione assistita – ma che sta incontrando grandi difficoltà sul campo, soprattutto per la mancanza di donatori.
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