lunedì 11 febbraio 2019

Donna incinta a 62 anni. La SIRU: “Messaggio fuorviante per chi desidera una gravidanza”

          La notizia della donna rimasta incinta a 62 anni in un centro straniero rischia di lanciare un messaggio fuorviante alle donne che desiderano una gravidanza, e cioè che si possa concepire a qualsiasi età. “Purtroppo non è così – dice Antonino Guglielmino Presidente in carica della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU) riunita oggi al 2° Congresso Nazionale a Catania – con l’avanzare dell’età, le probabilità di concepire sia naturalmente che attraverso il ricorso a tecniche di procreazione assistita diminuiscono drasticamente e di contro, aumentano i rischi della salute della donna nel corso della gravidanza, rischio di aborto e di anomalie cromosomiche per il nascituro”.

         Il “time to pregnancy”, cioè il tempo che trascorre dal momento in cui si decide di diventare genitori alla gravidanza è fondamentale, ribadisce la SIRU. Dopo i 50 anni le possibilità di avere un figlio sono circa due su un milione. Quindi si tratta di un evento tutt’altro che probabile.

donna-incinta-gravidanza-autunno         La maggioranza delle donne che cercano una gravidanza si trovano in età fertile, anche se avanzata. Da un’indagine SIRU, infatti, risulta che il tempo che intercorre da quando una coppia in Italia decide di avere un figlio, a quando riesce ad avere una diagnosi, se ha difficoltà ad avere una gravidanza, passano oltre 4 anni, questo non è compatibile con l’età già avanzata della donna al momento del primo figlio, che nel nostro Paese è la più alta in Europa (32,4).

         A 30 anni, l’ovaio ha già perduto circa l’88% degli ovociti; a 40 anni, il 97%. Accanto ai problemi di tipo medico, bisogna considerare la quantità di energie fisiche e psicologiche necessaria per affrontare una gravidanza.
         L’allarme è stato lanciato dagli esperti in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU) che ha aperto oggi a Catania, con i saluti del Ministro della Salute Giulia Grillo.

         Il progetto genitoriale deve avvalersi di un’efficiente rete della fertilità e della medicina della riproduzione sul territorio, mettendo al servizio della coppia diverse professionalità competenti in grado di creare consapevolezza sul tema della fertilità e accompagnare la coppia lungo il percorso della genitorialità, diffondendo buone pratiche da condividere e applicare fin dall’adolescenza.

Fonte https://www.insalutenews.it/in-salute/donna-incinta-a-62-anni-la-siru-messaggio-fuorviante-per-chi-desidera-una-gravidanza/

Nessun commento:

Posta un commento