L’infertilità di coppia è un problema che affligge il 15-25% circa della popolazione: si stima che circa 48,5 milioni di coppie nel mondo si rivolgano ogni anno a un Centro di Procreazione Assistita per la diagnosi e le cure di questa patologia. Grazie alle tecniche di PMA, ogni anno in Europa nascono circa 140.000 bambini; tuttavia, nonostante tali procedure siano quanto di più sofisticato esista per ottenere una gravidanza, il tasso di successo è basso (20-25%), a fronte di costi elevati per la società e accessibilità limitata in alcuni Paesi. La ricerca scientifica e di conseguenza le aziende farmaceutiche si sono concentrate sulla messa a punto di integratori a base di micronutrienti in grado di migliorare la fertilità a basso costo.
Il fattore maschile è causa di circa il 35-40% dei casi di infertilità. Negli ultimi decenni si è evidenziata una diminuzione della qualità del liquido seminale dovuta a una serie di fattori quali lo stile di vita sedentario, l’esposizione a sostanze tossiche, l’inquinamento ed errori alimentari. Si assiste infatti da una parte a un aumento dell’esposizione a fattori ambientali che promuovono il danno cellulare aumentando la produzione di radicali liberi (ROS) e dall’altra parte a una diminuzione dell’introduzione di fattori ad azione antiossidante (prevalentemente di tipo alimentare) come le vitamine A, C ed E, i folati, lo zinco, il selenio, che hanno un effetto protettivo sullo stress ossidativo cellulare cioè sul danno che i ROS provocano a livello del DNA. Gli spermatozoi sono cellule molto vulnerabili all’effetto dei radicali liberi, per cui in assenza di una barriera antiossidante possono subire un danno spesso irreversibile e andare incontro a morte (apoptosi), determinando un impoverimento della qualità del seme e quindi della fertilità maschile. Gli effetti negativi maggiori dello stress ossidativo si manifestano determinando un’aumentata frammentazione del DNA: gli spermatozoi subiscono cioè un danno al materiale genetico, che si ripercuote negativamente sulla capacità di penetrare e fertilizzare l’ovocita e quindi sulla probabilità di ottenere una gravidanza. Un’alimentazione ricca di alimenti contenenti agenti antiossidanti, o la supplementazione di questi mediante integratori, può aiutare a ripristinare la barriera antiossidante e proteggere tutte le cellule del nostro corpo, e in particolare gli spermatozoi, dal danno dei radicali liberi. Gli uomini che aderiscono a una dieta sana e bilanciata, ricca di sostanze ad azione antiossidante come frutta fresca e verdura, e che evitano l’esposizione a sostanze nocive possono migliorare la qualità seminale e la fertilità e di conseguenza aumentare le loro chance riproduttive.
Studi clinici dimostrano come l’integrazione di nutrienti e vitamine dal potere antiossidante nell’uomo abbia un ruolo importante nel migliorare la qualità seminale più di quanto lo sia sulla fertilità femminile. Tuttavia la presenza di un’associazione positiva tra l’utilizzo di queste sostanze e la fertilità non implica l’esistenza di una causalità né di una evidenza scientifica. Non è chiaro poi quali antiossidanti siano da privilegiare, a che dosaggi e per quanto tempo. Sono pertanto necessari ulteriori verifiche e studi per concludere che l’introduzione di queste sostanze possa effettivamente dare risultati sulla capacità di concepire, se assunti come integratori. Nel frattempo in assenza di una precisa indicazione all’uso di tali sostanze per prevenire o curare l’infertilità maschile alcuni accorgimenti nello stile di vita possono essere di grande aiuto promuovendo essi stessi la salute e la fertilità a basso costo: condurre una vita sana e dinamica, mangiare meno carne rossa e grassi animali, più frutta e verdura possibilmente biologica e di stagione; eliminare il fumo, assumere alcol moderatamente, fare una regolare attività fisica, amare e rispettare il nostro corpo.
Fonti
1 Nyboe Andersen A, Goossens V, Bhattacharya S, et al. Assisted reproductive technology and intrauterine inseminations in Europe, 2005: results generated from European registers by ESHRE. The European IVF Monitoring Programme (EIM), for the European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE). Hum Reprod 2009;24:1267–87.
2 Ishihara O, Adamson GD, Dyer S, et al. International committee for monitoring assisted reproductive technologies: world report on assisted reproductive technologies, 2007. Fertil Steril 2015;103:402–13.e11.
3 Walczak-Jedrzejowska R, Wolski JK, Slowikowska-Hilczer J. The role of oxidative stress and antioxidants in male fertility. Cent European J Urol 2013;66(1):60-7.
Il fattore maschile è causa di circa il 35-40% dei casi di infertilità. Negli ultimi decenni si è evidenziata una diminuzione della qualità del liquido seminale dovuta a una serie di fattori quali lo stile di vita sedentario, l’esposizione a sostanze tossiche, l’inquinamento ed errori alimentari. Si assiste infatti da una parte a un aumento dell’esposizione a fattori ambientali che promuovono il danno cellulare aumentando la produzione di radicali liberi (ROS) e dall’altra parte a una diminuzione dell’introduzione di fattori ad azione antiossidante (prevalentemente di tipo alimentare) come le vitamine A, C ed E, i folati, lo zinco, il selenio, che hanno un effetto protettivo sullo stress ossidativo cellulare cioè sul danno che i ROS provocano a livello del DNA. Gli spermatozoi sono cellule molto vulnerabili all’effetto dei radicali liberi, per cui in assenza di una barriera antiossidante possono subire un danno spesso irreversibile e andare incontro a morte (apoptosi), determinando un impoverimento della qualità del seme e quindi della fertilità maschile. Gli effetti negativi maggiori dello stress ossidativo si manifestano determinando un’aumentata frammentazione del DNA: gli spermatozoi subiscono cioè un danno al materiale genetico, che si ripercuote negativamente sulla capacità di penetrare e fertilizzare l’ovocita e quindi sulla probabilità di ottenere una gravidanza. Un’alimentazione ricca di alimenti contenenti agenti antiossidanti, o la supplementazione di questi mediante integratori, può aiutare a ripristinare la barriera antiossidante e proteggere tutte le cellule del nostro corpo, e in particolare gli spermatozoi, dal danno dei radicali liberi. Gli uomini che aderiscono a una dieta sana e bilanciata, ricca di sostanze ad azione antiossidante come frutta fresca e verdura, e che evitano l’esposizione a sostanze nocive possono migliorare la qualità seminale e la fertilità e di conseguenza aumentare le loro chance riproduttive.
Studi clinici dimostrano come l’integrazione di nutrienti e vitamine dal potere antiossidante nell’uomo abbia un ruolo importante nel migliorare la qualità seminale più di quanto lo sia sulla fertilità femminile. Tuttavia la presenza di un’associazione positiva tra l’utilizzo di queste sostanze e la fertilità non implica l’esistenza di una causalità né di una evidenza scientifica. Non è chiaro poi quali antiossidanti siano da privilegiare, a che dosaggi e per quanto tempo. Sono pertanto necessari ulteriori verifiche e studi per concludere che l’introduzione di queste sostanze possa effettivamente dare risultati sulla capacità di concepire, se assunti come integratori. Nel frattempo in assenza di una precisa indicazione all’uso di tali sostanze per prevenire o curare l’infertilità maschile alcuni accorgimenti nello stile di vita possono essere di grande aiuto promuovendo essi stessi la salute e la fertilità a basso costo: condurre una vita sana e dinamica, mangiare meno carne rossa e grassi animali, più frutta e verdura possibilmente biologica e di stagione; eliminare il fumo, assumere alcol moderatamente, fare una regolare attività fisica, amare e rispettare il nostro corpo.
Fonti
1 Nyboe Andersen A, Goossens V, Bhattacharya S, et al. Assisted reproductive technology and intrauterine inseminations in Europe, 2005: results generated from European registers by ESHRE. The European IVF Monitoring Programme (EIM), for the European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE). Hum Reprod 2009;24:1267–87.
2 Ishihara O, Adamson GD, Dyer S, et al. International committee for monitoring assisted reproductive technologies: world report on assisted reproductive technologies, 2007. Fertil Steril 2015;103:402–13.e11.
3 Walczak-Jedrzejowska R, Wolski JK, Slowikowska-Hilczer J. The role of oxidative stress and antioxidants in male fertility. Cent European J Urol 2013;66(1):60-7.
Nessun commento:
Posta un commento