Nei primi tempi dopo il parto, a tante neomamme capita di soffrire di incontinenza urinaria, lieve nella maggior parte di casi, anche se prima non avevano mai manifestato quel tipo di problema e anche se giovani. Si tratta di un problema assolutamente risolvibile, non preoccupante, che tuttavia può generare disagio e imbarazzo, il che, naturalmente, peggiora la situazione come sempre capita quando al disturbo fisico si aggiunge la componente psicologica. Le piccole perdite di pipì spesso di verificano dopo qualche sollecitazione fisica come uno starnuto, una bella risata, o un colpo di tosse, lasciando la neomamma stupefatta dell’improvvisa perdita di controllo della propria vescica. Che fare? Innanzi tutto, bisogna comprendere per quale motivo si verifichi una forma di incontinenza urinaria proprio dopo l’evento parto, e per questo dobbiamo partire dall’anatomia femminile.
Incontinenza urinaria dopo il parto: le cause
L’incontinenza urinaria si verifica nelle donne che hanno partorito il loro bebè naturalmente, e questo per motivi prettamente legati all’anatomia femminile e allo stress determinato proprio dal travaglio. Quando il bambino scende verso il canale del parto, poco prima della fase espulsiva, ovviamente con il proprio corpo, soprattutto con la testina, determina un vero e proprio stiramento della muscolatura del pavimento pelvico, facendo sì che la naturale distanza tra ano e vulva aumenti. Sempre a causa di questo stiramento, il perineo (che è quella porzione tra la vagina e l’ano) tende a perdere di elasticità e di sensibilità specialmente nel primo mese dopo la nascita del bambino, e la muscolatura volontaria che regola anche il flusso di urina diventa meno controllabile nonostante lo stimolo resti invariato. Sempre in questa fase post partum, e per gli stessi motivi, la neomamma può andare incontro, oltre all’incontinenza urinaria, anche ad un prolasso vaginale e uterino (caso, però, più raro), oltre ad una certa difficoltà nella ripresa della vita intima con il partner. Vediamo cosa si può fare per risolvere il problema il più rapidamente possibile.
Incontinenza urinaria dopo il parto: i rimedi
In genere l’incontinenza urinaria dopo il parto si risolve da sola dopo qualche settimana, massimo un paio di mesi dalla comparsa del fenomeno. Se, però, gli episodi di perdite urinarie continuassero nel tempo, sarebbe il caso di consultare il medico per una visita specialistica. Ma prima di arrivare a questo, ci sono alcuni sistemi per riprendere il controllo della propria muscolatura pelvica e della propria vescica. Si tratta della cosiddetta ginnastica perineale, che si basa su alcuni semplici esercizi (di Kegel, dal suo inventore) in cui la donna deve alternatamente contrarre e rilassare la muscolatura pelvica. In genere anche una brava ostetrica è in grado di insegnare alla neomamma come eseguire questi esercizi correttamente, ma tanto per comprenderci, per capire di cosa stiamo parlando basterà provare ad interrompere il flusso urinario durante la minzione. Se si fa fatica, allora vuol dire che bisogna recuperare tonicità e che gli esercizi Kegel dovranno essere eseguiti più spesso che si può. Solo in casi davvero estremi l’incontinenza urinaria dovrà essere risolta chirurgicamente.
Fonte https://mamma.pourfemme.it/articolo/incontinenza-urinaria-dopo-il-parto-le-cause-e-i-rimedi/18693/
Incontinenza urinaria dopo il parto: le cause
L’incontinenza urinaria si verifica nelle donne che hanno partorito il loro bebè naturalmente, e questo per motivi prettamente legati all’anatomia femminile e allo stress determinato proprio dal travaglio. Quando il bambino scende verso il canale del parto, poco prima della fase espulsiva, ovviamente con il proprio corpo, soprattutto con la testina, determina un vero e proprio stiramento della muscolatura del pavimento pelvico, facendo sì che la naturale distanza tra ano e vulva aumenti. Sempre a causa di questo stiramento, il perineo (che è quella porzione tra la vagina e l’ano) tende a perdere di elasticità e di sensibilità specialmente nel primo mese dopo la nascita del bambino, e la muscolatura volontaria che regola anche il flusso di urina diventa meno controllabile nonostante lo stimolo resti invariato. Sempre in questa fase post partum, e per gli stessi motivi, la neomamma può andare incontro, oltre all’incontinenza urinaria, anche ad un prolasso vaginale e uterino (caso, però, più raro), oltre ad una certa difficoltà nella ripresa della vita intima con il partner. Vediamo cosa si può fare per risolvere il problema il più rapidamente possibile.
Incontinenza urinaria dopo il parto: i rimedi
In genere l’incontinenza urinaria dopo il parto si risolve da sola dopo qualche settimana, massimo un paio di mesi dalla comparsa del fenomeno. Se, però, gli episodi di perdite urinarie continuassero nel tempo, sarebbe il caso di consultare il medico per una visita specialistica. Ma prima di arrivare a questo, ci sono alcuni sistemi per riprendere il controllo della propria muscolatura pelvica e della propria vescica. Si tratta della cosiddetta ginnastica perineale, che si basa su alcuni semplici esercizi (di Kegel, dal suo inventore) in cui la donna deve alternatamente contrarre e rilassare la muscolatura pelvica. In genere anche una brava ostetrica è in grado di insegnare alla neomamma come eseguire questi esercizi correttamente, ma tanto per comprenderci, per capire di cosa stiamo parlando basterà provare ad interrompere il flusso urinario durante la minzione. Se si fa fatica, allora vuol dire che bisogna recuperare tonicità e che gli esercizi Kegel dovranno essere eseguiti più spesso che si può. Solo in casi davvero estremi l’incontinenza urinaria dovrà essere risolta chirurgicamente.
Fonte https://mamma.pourfemme.it/articolo/incontinenza-urinaria-dopo-il-parto-le-cause-e-i-rimedi/18693/
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