Oggi, il 3% dei nuovi nati è gemello e, di tutte le gravidanze gemellari, circa una su due è pretermine e cioè, prima della 37° settimana. Tra i motivi, “l’aumento dell’età media materna che favorisce l’impianto in utero di due embrioni, e l’utilizzo delle tecniche di procreazione assistita per le coppie infertili”.
A spiegarlo è Giovanni Corsello, ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Palermo e vice presidente della Società Italiana di Pediatria, che spiega che, negli ultimi 25 anni, le gravidanze gemellari sono triplicate.
Quelle gemellari, spiega l’esperto, sono gravidanze a rischio: rispetto a un parto non gemellare, la probabilità di una nascita pretermine è 5-10 volte più elevata, la mortalità 3-4 volte superiore e il tasso di malformazioni è 4 volte di più. I gemelli monozigoti inoltre, rischiano il quadruplo in mortalità e malformazioni rispetto ai dizigoti.
Fonte http://www.gravidanzaonline.it/news/il-3-dei-nuovi-nati-e-gemello
A spiegarlo è Giovanni Corsello, ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Palermo e vice presidente della Società Italiana di Pediatria, che spiega che, negli ultimi 25 anni, le gravidanze gemellari sono triplicate.
Quelle gemellari, spiega l’esperto, sono gravidanze a rischio: rispetto a un parto non gemellare, la probabilità di una nascita pretermine è 5-10 volte più elevata, la mortalità 3-4 volte superiore e il tasso di malformazioni è 4 volte di più. I gemelli monozigoti inoltre, rischiano il quadruplo in mortalità e malformazioni rispetto ai dizigoti.
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