Niente allarmismi sul possibile legame tra cellulari e infertilità, che non è dimostrato, ma prudenza in attesa di avere dati più esaurienti. È questa la posizione della Società Italiana di Andrologia (Sia), che in occasione dell'ultimo congresso ha rivalutato gli studi condotti finora sull'argomento arrivando ad una "assoluzione" ma "per insufficienza di prove". Le ricerche, spiegano gli esperti, hanno fornito dati contrastanti, e molti degli allarmi arrivano da indagini condotte su modelli animali che non rispecchiano ciò che avviene nell'uomo: servono perciò ulteriori studi.
«Le onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sono radiazioni non ionizzanti a bassa frequenza: non possono rompere direttamente i legami molecolari del Dna ma possono comunque avere effetti biologici negativi, tanto che l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) le classifica come potenzialmente cancerogene - spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore dell'Università Federico II di Napoli - sulla fertilità maschile e i cellulari esistono numerosi studi, ma poche evidenze conclusive: per questo abbiamo deciso di rivalutare tutti i dati a oggi a nostra disposizione, così da dare indicazioni sulla base delle prove scientifiche più solide».
Cinque le regole stilate dagli esperti. Non portare il telefono nella tasca anteriore dei pantaloni; telefonare e navigare online quando si è in condizioni di ottima ricezione del segnale, così da ridurre l'emissione; non appoggiare il telefono in grembo; non utilizzare sistemi commerciali per ridurre l'esposizione alle onde, perché non ce ne sono di efficacia dimostrata; limitare l'uso dello smartphone ai bambini prima dei dieci anni. «I dati disponibili sono contrastanti - riprende Palmieri - alcune ricerche segnalano effetti negativi sulla conta, la motilità e la morfologia degli spermatozoi, ma altre non indicano una correlazione».
«Il problema maggiore è l'eterogeneità degli studi, condotti su popolazioni diverse e in condizioni differenti di esposizione, in termini di durata, da pochi minuti fino a 16 ore, e frequenze delle onde elettromagnetiche testate: anche l'unica metanalisi sull'argomento non consente di arrivare a risultati conclusivi al di là di ogni dubbio. Per questo non è ancora possibile dare una risposta certa e a oggi non abbiamo evidenze inconfutabili che vi sia una correlazione fra l'uso dello smartphone e un calo della fertilità; nonostante ciò, visti i dati che suggeriscono un possibile impatto negativo, riteniamo opportuno invitare tutti gli uomini a un utilizzo cauto del cellulare».
Fonte https://www.ilmessaggero.it/salute/ricerca/salute_cellulari_fertilita_impotenza_andrologi_ultimissime_oggi_7_ottobre_2019-4782587.html
«Le onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sono radiazioni non ionizzanti a bassa frequenza: non possono rompere direttamente i legami molecolari del Dna ma possono comunque avere effetti biologici negativi, tanto che l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) le classifica come potenzialmente cancerogene - spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore dell'Università Federico II di Napoli - sulla fertilità maschile e i cellulari esistono numerosi studi, ma poche evidenze conclusive: per questo abbiamo deciso di rivalutare tutti i dati a oggi a nostra disposizione, così da dare indicazioni sulla base delle prove scientifiche più solide».
Cinque le regole stilate dagli esperti. Non portare il telefono nella tasca anteriore dei pantaloni; telefonare e navigare online quando si è in condizioni di ottima ricezione del segnale, così da ridurre l'emissione; non appoggiare il telefono in grembo; non utilizzare sistemi commerciali per ridurre l'esposizione alle onde, perché non ce ne sono di efficacia dimostrata; limitare l'uso dello smartphone ai bambini prima dei dieci anni. «I dati disponibili sono contrastanti - riprende Palmieri - alcune ricerche segnalano effetti negativi sulla conta, la motilità e la morfologia degli spermatozoi, ma altre non indicano una correlazione».
«Il problema maggiore è l'eterogeneità degli studi, condotti su popolazioni diverse e in condizioni differenti di esposizione, in termini di durata, da pochi minuti fino a 16 ore, e frequenze delle onde elettromagnetiche testate: anche l'unica metanalisi sull'argomento non consente di arrivare a risultati conclusivi al di là di ogni dubbio. Per questo non è ancora possibile dare una risposta certa e a oggi non abbiamo evidenze inconfutabili che vi sia una correlazione fra l'uso dello smartphone e un calo della fertilità; nonostante ciò, visti i dati che suggeriscono un possibile impatto negativo, riteniamo opportuno invitare tutti gli uomini a un utilizzo cauto del cellulare».
Fonte https://www.ilmessaggero.it/salute/ricerca/salute_cellulari_fertilita_impotenza_andrologi_ultimissime_oggi_7_ottobre_2019-4782587.html
Nessun commento:
Posta un commento