"L'infezione da Streptococco di gruppo B può essere trasmessa dalla madre al figlio durante il parto – aggiunge il medico -, generando infezioni ad esordio clinico molto precoce, entro le prime 12-24 ore di vita, e molto gravi, letali nel 2% dei neonati infetti. Questo batterio provoca anche infezioni tardive, che si manifestano entro poche settimane di vita, anch'esse molto gravi. In passato, prima dell'attivazione delle misure di prevenzione, questa infezione era frequente, per l'elevata frequenza della colonizzazione materna vaginale, rettale o delle vie urinarie (in Italia il 10-20% delle donne in età fertile sono colonizzate senza manifestare sintomi). Negli ultimi 20 anni la frequenza di questa infezione del neonato è drasticamente diminuita per l'attivazione dello screening universale delle gravide mediante tamponi vagino-rettali, che devono essere effettuati dalla 35° alla 37° settimana di gravidanza (34°-36° nelle gravidanze gemellari) e una somministrazione di antibiotici per via endovenosa durante il parto, in caso di positività dei tamponi
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