La trasmissione al feto è molto meno frequente invece, quando il virus si riattiva durante la gravidanza in una mamma che aveva già contratto l'infezione in passato (infezione non primaria). I sintomi dell'infezione congenita del neonato possono essere sintomi acuti, o, come accade più frequentemente, il neonato nasce infetto, ma senza sintomi e sviluppa in una percentuale di casi che arriva al 15% esiti permanenti a distanza, come la sordità. Conoscere la storia della gestante è importante per il neonatologo: ci sono farmaci che possono essere somministrati al neonato e si sono dimostrati efficaci nel ridurre l'incidenza di questi esiti a distanza. Lo screening sierologico all'inizio della gravidanza, con il dosaggio delle IgG e delle IgM specifiche, permette di conoscere la situazione infettivologica della mamma e di programmare i controlli successivi"
venerdì 14 agosto 2020
Infezioni in gravidanza, il Cytomegalovirus
La trasmissione al feto è molto meno frequente invece, quando il virus si riattiva durante la gravidanza in una mamma che aveva già contratto l'infezione in passato (infezione non primaria). I sintomi dell'infezione congenita del neonato possono essere sintomi acuti, o, come accade più frequentemente, il neonato nasce infetto, ma senza sintomi e sviluppa in una percentuale di casi che arriva al 15% esiti permanenti a distanza, come la sordità. Conoscere la storia della gestante è importante per il neonatologo: ci sono farmaci che possono essere somministrati al neonato e si sono dimostrati efficaci nel ridurre l'incidenza di questi esiti a distanza. Lo screening sierologico all'inizio della gravidanza, con il dosaggio delle IgG e delle IgM specifiche, permette di conoscere la situazione infettivologica della mamma e di programmare i controlli successivi"
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