"La Sifilide è un'infezione molto pericolosa in gravidanza, perché passa al bambino attraverso la placenta, in tutte le fasi della gestazione, determinando conseguenze molto serie e parliamo in questo caso di Sifilide congenita – spiega Auriti -. Fortunatamente l'infezione è prevenibile e curabile: la probabilità di trasmissione al feto per una mamma infetta non curata con la Penicillina è dell'80%-100%, mentre se curata questa probabilità di trasmissione si riduce all'1,8%. Nelle donne con una infezione recente l'aborto precoce è molto frequente. Attualmente questa malattia sta riemergendo in Italia (questo fenomeno è stato osservato anche negli Stati Uniti). Probabilmente esiste una relazione con le abitudini sessuali, l'immigrazione di donne da Paesi dove le cure prenatali non ci sono o sono carenti e non c'è attenzione nello screening di queste malattie tra i giovani. Stiamo osservando un numero di ragazze in età fertile o all' inizio della gravidanza con esami sierologici positivi, senza che ne abbiano alcuna coscienza e senza saper risalire all'epoca del contagio. Se la mamma infetta non viene trattata con la Penicillina in gravidanza molto spesso occorre ricoverare il bambino, effettuare tutta una serie di esami diagnostici, compresa la puntura lombare, e trattarlo con Penicillina per via endovenosa, perché la Sifilide congenita è devastante.
Una mamma infetta da sifilide in gravidanza, se attentamente trattata, quasi certamente avrà un figlio completamente sano, le terapie sono poco costose, efficaci e non provocano danni al feto né al neonato".
Una mamma infetta da sifilide in gravidanza, se attentamente trattata, quasi certamente avrà un figlio completamente sano, le terapie sono poco costose, efficaci e non provocano danni al feto né al neonato".
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